Sanremo story – Anni 60′: l’apoteosi

Sanremo story - Kaleidoscopia.it Dominatori assoluti. Negli anni 60′ si assiste all’apoteosi del festival di Sanremo grazie alla performance di Domenico Modugno che vinse altre due edizioni dopo quelle di fine anni 50′,  arrivando a quattro edizioni vinte, acquisendo così il primato del record. Nel 1962 Modugno vinse con la canzone “Addio…..addio” e i presentatori furono Renato Tagliani con una giovanissima moglie di Gianni Morandi, Laura Efrikian, e Vichy Ludovisi.

Nel 1966 invece il cantante pugliese vinse con “Dio come ti Amo” e la vittoria al festival coincise con la quarta conduzione di Mike e con il debutto di un giovanissimo Lucio Dalla, eliminato alla Mike e Modugno uno pluripresentatore e l'altro plurivincitoreprima serata. Una in più, invece, le conduzioni di Mike Bongiorno che istaurò il proprio dominio dal 1963 al 1967 con diverse vallette al suo fianco, ogni anno. Si successero in quei 5 anni Edy Campagnoli, Rossana Armani, Giuliana Copremi, Maria Giovannini, Giuliana LoJudice, Grazia Maria Spina e Renata Mauro.

La comparsa di grandi cantanti. Il festival di Sanremo vide anche la vittoria e il debutto nella ribalta della canzone italiana di artisti che ancora adesso sono definiti grandi cantanti della musica italiana. Sul palco dell’Ariston si susseguirono Tony Dallara con “Romantica” che vinse nel 1960 dove presentò Paolo Ferrari ed Enza Sampò. L’anno dopo vinse a sorpresa Betty Curtis con “Al di là” nell’unica edizione presentata da due donne: Lilly Lembo e Giuliana Calandra e dove ci fu l’esordio di Mina con “Mille bolle blu” e quello di un giovanissimo Adriano Celentano con “24mila baci”. Nel 1963 fu Tony Renis a vincere con “Uno per tutte”. Nel 1964 vinse una delle cantanti più giovani di Sanremo, Gigliola Cinquetti che per la prima volta portò il tricolore italiano a vincere l’Eurofestival. La sedicenne vinse con “Non ho l’età”. Ma quell’anno nacque anche una grande star, Bobby Solo. La sua “Una lacrima sul viso”, undicesimo posto, spopolò e vendette oltre un milione di dischi diventando la canzone dell’anno. L’anno dopo poi Bobby vinse con “Se piangi, se ridi” e in questa edizione si classificò terza Ornella Vanoni. Nel 1968 vinse in un’edizione più cupa delle altre Sergio Endrigo con “Canzone per te” nella prima presentazione di Pippo Baudo insieme a Luisa Rivelli.

Lugi Tenco

Lugi Tenco

Una tragedia. Il festival del 1967 fu caratterizzato da un evento tragico, il cantante Luigi Tenco, si tolse la vita nella stanza numero 219 dell’albergo Hotel Savoy. Il cantante si sparò un colpo alla tempia, perchè deluso, in quanto la sua canzone “Ciao amore….ciao” fu eliminata. Il suicidio di Tenco, tuttora un giallo, scatenò polemiche, sul valore della manifestazione e sul giudizio dato in pochi minuti dopo l’interpretazione di una canzone. Si racconta che Mike Bongiorno, la prima serata dovette convincere Tenco a salire sul palco del Casinò per cantare, e disse al presentatore “Canto questa e poi ho finito…oppure la faccio finita”.

Iva Zanicchi vinse due volte come Nilla Pizzi a Sanremo (entrambe le donne 2 sanremo contro i 4 di Modugno)

Iva Zanicchi vinse due volte come Nilla Pizzi a Sanremo (entrambe le donne 2 sanremo contro i 4 di Modugno)

Una nuova Nilla Pizzi. Oltre a debuttare Caterina Caselli nel 1966 con “Nessuno mi può giudicare…”, ci fu anche Iva Zanicchi che trionfò ben due volte eguagliando Nilla Pizzi che aveva vinto le prime due edizioni. Iva vince nel 1967 con “Non pensare a me” e nel 1969 con “Zingara” insieme a Bobby Solo nell’edizione dove ci fu il debutto di Lucio Battisti con la canzone “Un’avventura” e sempre nella stessa edizione nacque il “Controfestival”, per contestare appunto il festival di Sanremo creato da Dario Fo e la moglie Franca Rame.

Ospiti stranieri. Il patron del festival Gianni Ravera inventò prima l’accoppiata con i cantanti stranieri e poi l’ospite fisso in ogni edizione sempre che giungeva dalle altre parti d’Europa. Dal 1960 durante tutto questo decennio si avvicendarono sul palco dell’Ariston: Paul Anka, Ben e King Springfeld, Timi Yuro, Pat Boone, Mick Jagger, leader dei Rolling Stones, Louis Armstrong, i Beatles e Mary Hopkins.

Marco Stiletti

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