Berlusconi e il gesto d’amore per l’Italia
Ecco i candidati alle primarie

L’ex premier si toglie di scena e fa un passo indietro. Tra il pressing del segretario del Pdl Angelino Alfano e l’incontro serale di martedì con l’attuale premier Mario Monti, Silvio Berlusconi non si ricandida e lancia le primarie del suo partito per il 16 dicembre. «Per amore dell’Italia – dichiara in un comunicato – si possono fare pazzie e cose sagge». Lo stesso amore con il quale, dice, era entrato in politica diciotto anni fa, ora lo ha portato a ritirarsi e dar spazio ai giovani.

Toto nomi. Intanto la lista è aperta e spuntano i primi candidati. Da subito si è proposto il segretario Angelino Alfano che dovrà vedersela con la “pasionaria” Daniela Santanché, più agguerrita che mai e l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, in lotta contro «i liberali dell’ultima ora». La prima donna pidiellina vuole distinguersi “dicendo basta a Monti» e allontanandosi dalla linea europeista. Ma c’è chi, tra i politici, non crede più alle parole del Cavaliere processato. «Berlusconi fa un passo indietro? Penso di no», dichiara Umberto Bossi in una nota e ci tiene a precisare: «Non mi pare che nel Pdl vada meglio senza di lui». Sulla Lega: «Corriamo da soli».

Dubbiosa anche Stefania Craxi: «Se le primarie sono autentiche, annuncio fin da ora la mia candidatura». Di tutt’altro parere è il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che chiosa sarcastico: «Io faccio il sindaco di Roma, non so se ne avete sentito parlare. E non mi dimetto». Tra gli indecisi c’è Formigoni, indaffarato con lo scandalo in Lombardia, e prende tempo. «Adesso c’è da fare la legge elettorale, da sciogliere il Consiglio regionale e poi vorrei dar vita a una lista, a uno schieramento della mia parte politica che possa vincere ancora». Le candidature ufficiali terminano qui, ma non è escluso che altri possano farsi avanti. Tra le ipotesi c’è Guido Crosetto e il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo che da tempo chiede un rinnovamento del Pdl. Voci metropolitane danno come futura candidata l’ex ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. C’è chi ipotizza che il nuovo leader del partito sarà tra gli attuali tecnici del governo. Uno dei nomi che circola è quello di Corrado Passera. Stesso discorso per Emma Marcegaglia, e ancora di più per Luca Cordero di Montezemolo, da sempre nella mente dell’ex capo del governo, il quale però ha smentito a Sky Tg 24.

Nel frattempo, Berlusconi non ha molto tempo libero per sé. Tra i procedimenti in corso si ricorda l’accusa per concussione aggravata, prostituzione minorile, diffamazione aggravata e compravendita dei diritti televisivi. Venerdì pomeriggio, infatti, avrà luogo la sentenza che riguarderà i diritti televisivi di Mediaset e Mediatrade. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano si erano ritirati lunedì scorso per stabilire il loro verdetto nei confronti di Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e delle altre nove persone imputate nel processo sulle presunte irregolarità che sarebbero state commesse dal vertice del Biscione nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici all’estero.

Sara Stefanini

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