Cecenia: reclutate soldatesse in burqa
Emancipazione femminile? Sì, ma solo militare

Col kalashnikov in mano pronte a distruggere, ma col burqa. Sarebbe il caso di dire “Cecenia, emancipazione epic fail, lo stai facendo sbagliato”. E’ in preparazione un gruppo di giovani guerriere vestite con il burqa per organizzare azioni di guerriglia studiate attentamente a tavolino.

Un gruppo terrorista tutto in “rosa” o meglio, tutto in “nero”, visti i colori del burqa. Probabilmente sono state reclutate da un gruppo legato ad Al Qaeda che agisce in Pakistan e in Afghanistan. Lo si apprende da un video postato su internet a fine ottobre, proprio dagli estremisti islamici e trasmesso da TgCom ma pubblicato prima dal tabloid inglese Sun e successivamente cancellato. Donne completamente coperte alle prese con kalashnikov, granate e altre armi, nel bel mezzo del Caucaso, sono quasi pronte a colpire obiettivi militari e civili in Occidente. Anche se la parità dei sessi, l’emancipazione femminile e la dignità della donna non passano per il kalashnikov. Le femministe potrebbero ribattere che questo sia l’ennesimo sfruttamento della donna. E forse, non avrebbero tutti i torti, considerando che la maggior parte di loro sono vedove e piene di rabbia perché, a causa delle guerre in Medio Oriente, hanno visto morire figli, genitori e mariti.

Sara Stefanini

 

 

 

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