Concordia: un albero in onore delle vittime
Rimossa la scultura e denunciato l’autore

L’albero della vita. Per un paio di giorni una misteriosa scultura ha “fatto compagnia” al relitto della Costa Concordia all’Isola del Giglio. La statua, che ricorda un albero verde, è apparsa sullo scoglio di Punta Gabbianara lo scorso mercoledì per poi essere rimossa, con tanto di ordinanza del sindaco, già nella giornata di venerdì.

La scultura, che era formata da tre cavi di acciaio che sorreggevano la struttura in metallo che con le sue fronde si staglia verso il cielo, era stata ribattezzata “L’albero del Giglio”. L’autore, su cui pende una denuncia per violazione della proprietà privata, per ora ha deciso di rimanere misterioso, ma attraverso una mail inviata ai media locali, ha voluto rendere le motivazioni del “regalo” e le fasi dell’installazione.

Il blitz per l’installazione della scultura. La mail è firmata Giovanna D’Arco, “portavoce” dell’ideatore della scultura e racconta come il «3 ottobre dopo diversi sopralluoghi durati dei mesi e un tentativo di installazione andato fallito il 13 settembre a causa delle condizioni meteo, l’artista con 4 aiutanti ha portato sullo scoglio di Punta Gabbianara con un gommone, in pienissimo giorno, travestiti da operai con elmetto e giubbino catarifrangente, oltre una tonnellata di materiali che componevano la scultura alta 6 metri e realizzata in ferro e con una base articolata tra ferro e cemento».

Opera dedicata alle vittime della tragedia del Giglio. Con la sua opera, si legge nella mail, l’autore voleva commemorare le 32 vittime della Concordia con «un albero che è anche una spirale, simbolo di vita cosmica che dà energia a questo tronco con 32 rami che si svilupperanno in un’altra esistenza». Opera, che gli è costata cara, vista la denuncia.

Diego Cimara

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