Crisi: produzione Kalashnicov in calo
Rischio licenziamenti e fusione con altra impresa

Il settore industriale ed il mercato sono in crisi, si sa. E persino il produttore russo dei fucili che per alcuni paesi sono il simbolo della liberazione nazionale, è in crisi. Si trova di fronte ad un bivio: affrontare dei licenziamenti o fondere la sua azienda con un altro produttore di armi.

Il vice primo ministro Dmitry Rogozin, che supervisiona l’industria delle armi, ha criticato le grandi dimensioni dello stabilimento della società, “sembra che producono portaerei, non fucili”. E quindi, probabilmente voleva incentivare l’impresa a non ridurre il personale o effettuale la fusione, ma piuttosto ridurre le dimensioni della fabbrica.

Nel 2011, per la prima volta è accaduto l’improbabile. Izhmash, il produttore, ha realizzato 17 milioni del nuovo modello AK-47s per l’esercito russo, il quale non è riuscito ad fare l’ordine, forse per un taglio alla Difesa.

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano russo Novye Izvestia, di fronte alla scarsa domanda, il produttore di Kalshnikov, Izhmash dovra’ probabilmente licenziare una parte del personale e fondersi con un’altra azienda di armi.

 L’AK-47, famosa nel mondo per il suo design robusto, è una delle armi più scelte per decine di eserciti e forze di ribelli.

Sara Stefanini

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