Emilio Rez, trasgressione in musica

Emilio Rez, artista di Torre Annunziata (Napoli), conosciuto per la sua canzone *Sei tremenda*, è stato più volte ospite sulle reti televisive nazionali ed estere. Attualmente risiede a Berlino ed è tornato alla ribalta con un nuovo lavoro discografico, intitolato *Credici*.
L’album, di genere electro-pop con sfumature tecno, vede la collaborazione speciale dell’artista H.E.R, già violinista ufficiale di Teresa de Sio e titolare di altre collaborazioni eccellenti (Pino Daniele, Albano, Lucio Dalla, Franco Battiato). *Credici* tratta di ipocrisia sociale, social network, razzismo e politica, in uno slang colorato attraverso il quale Rez esprime giudizi critici su alcuni controversi esponenti politici, come Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Mario Adinolfi e Alessandra Mussolini.
Il singolo di lancio, *Sento l’amore*, (in tedesco *Ich fühle Liebe*) ha avuto migliaia di scarichi sul web ed è passato nelle radio di moltissimi paesi: Germania, Italia, Francia, Belgio, Russia, Korea, Stati Uniti, Moldavia, Israele, Portogallo, Austria, Ucraina e Gran Bretagna, Giappone, Indonesia, Australia, Brasile e Spagna.

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*Credici* è il tuo quarto album. Ci racconti com’è nato?

Rez. Ho iniziato a progettare questo album dal 2012 quando, approdato a Berlino, ho avuto modo di frequentare luoghi dove regna un vero e proprio culto per la musica. Cosi ho lasciato che la mia mente si aprisse a nuove musicalità, nuove culture, cercando di capire come miscelare il mio stile musicale con quello della Cultur Club berlinese. All’inizio è stata dura trovare una linea da seguire e solo nel 2015 siamo riusciti a mettere le fondamenta per questo nuovo lavoro. L’aiuto decisivo è arrivato grazie agli splendidi violini di H.E.R. Alla fine è nato un album che mi sta dando grandi soddisfazioni. Nei primi cinque mesi dall’uscita è arrivato ad essere supportato da ben 38 Stati nel mondo.

Quali sono stati nel corso della tua carriera gli artisti che più ti hanno influenzato?

Rez. Ho sempre seguito artisti con grande personalità e coraggio, artisti capaci di trasmettere il loro vero essere, la loro ragione di vita. Ne fanno sicuramente parte artisti che si sono affermati tra gli anni ‘70 e ‘80. Parlo di Michael Jackson, Boy George, Prince, Amanda Lear, i Lime, ma anche Patty Pravo, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Ivan Cattaneo, Franco Battiato … fino ad arrivare, addirittura, a Raffaella Carrà.

Dopo il soggiorno romano, ora risiedi a Berlino. Qual è la scena musicale di Berlino e come ti ci rapporti?

Rez. A Berlino regna esclusivamente la musica Techno, quella per cui la gente è capace di farsi anche quattro o cinque ore di fila; musica di altissima qualità e non certo quell’ammasso di suoni fatti con la ferraglia scaduta di un ferramenta, che ancora vengono proposti a Ibiza, Barcellona e, ovviamente, in Italia.

Artisti come David Bowie, Boy George, la cantante trans giamaicano-inglese Marilyn e Antony and the Johnsons hanno hanno fatto della propria immagine ambigua parte integrante delle loro performance. Che ruolo hanno nel tuo lavoro la provocazione e la trasgressione?

Rez. Io sono senza alcun dubbio un provocatore nato ma, attenzione, non intendo di certo per il look. Le stravaganze fanno parte del mio quotidiano solo perché è un mio piacere. L’unica cosa che mi auguro di provocare, con la mia immagine, è magari un sorriso a chi, in quel momento è altrove coi pensieri o non ci sta con la testa.

Tu sei un artista che mantiene sempre uno sguardo molto acuto sul sociale. Ci spieghi meglio?

Rez. Essendo io un attento osservatore con una curiosità innata, vado sempre alla ricerca di indizi, dettagli o di quell’input da cui può nascere una sana riflessione sul sociale. Vivo i problemi del quotidiano, specie quelli che la gente non affronta, ma subisce perché non ha coraggio.

Dalle ultime elezioni federali in Germania è emersa con forza l’ultra destra dell’Afd. Cosa ne pensi?

Rez. Credo che i tedeschi siano come tutti intimoriti da quanto stia succedendo in questa Europa messa sotto scacco dal terrorismo, dall’immigrazione selvaggia, dalla disoccupazione, dalla crisi dell’Euro e dalla brexit … e quindi, per spirito di prevenzione e protezione, abbiano preferito dare più fiducia all’estrema destra. Però dubito fortemente che si siano stufati della Merkel, posso confermare che è molto benvoluta dal popolo.

Cosa vuoi trasmettere con la tua musica?

Rez. Mi auguro che le persone, quando ascoltano un mio pezzo, si lancino, innanzitutto, in un balletto improvvisato, e poi anche che riflettano sui temi da me affrontati con ironia, doppi sensi e sottigliezze. Più che provocare io voglio scuotere.

(Ignazio Gori)

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