I protagonisti del weekend sportivo:
Alonso, Stepanek, Castrogiovanni

Voglia di vincere, voglia di non arrendersi. Costanza è la parola esatta per definire il weekend sportivo appena trascorso. La costanza di Alonso. La consapevolezza di Stepanek che nel suo ultimo match poteva perdere o vincere contro gli spagnoli. L’orgoglio dell’Italia di rugby e di quella vincente della boxe. Nel campionato di serie A, invece, c’è la continuità della Fiorentina che resta l’unica a vincere dietro alla Juve che non va oltre lo 0 a 0 davanti ai propri tifosi.

Triplete e speranze. Il mondiale di formula 1 è ancora aperto o, meglio, non è ancora chiuso del tutto. Fernando Alonso ha infilato un piede nella porta del saloon che Vettel gli stava per sbattere in faccia. Ci ha rimesso la faccia Domenicali che ai limiti del regolamento ha fatto provocare la penalizzazione di messa sullo schieramento per far guadagnare ad Alonso un posto e soprattutto il lato pulito della pista. E se resta ancora percorribile, Alonso deve davvero ringraziare Lewis Hamilton che, vincendo il GP Usa, ha tolto a Vettel il successo e i 7 punti in più che avrebbero dilato a 20 il distacco tra i duellanti mondiali. La morale della gara di Austin è anche questa: Vettel e la Red Bull, vincente per la terza volta consecutiva, sono battibili, ma in questo momento non da Alonso e dalla Ferrari. E questo rende praticamente impossibile il ribaltone a San Paolo domenica prossima. Per avere una chance concreta Alonso dovrebbe vincere e sperare che Vettel finisca oltre il quarto posto.

L’orgoglio italiano. L’Italia di rugby e l’Italia di boxe mai come stavolta hanno qualcosa in comune. L’orgoglio. L’Italia di rugby, pur perdendo all’Olimpico con gli All Blacks, ha dimostrato di saper soffrire e di non mollare mai grazie a persone come Castrogiovanni. Eterno guerriero che difficilmente la dava vinta a McCaw e compagni. L’Italia della boxe, invece, vincendo con il German Eagles, grazie a un battagliero Clemente Russo, decisivo per il punteggio finale, dimostra che in questo sport noi azzurri non siamo tramontati ancora.

La coppa Davis parla ceco. Radek Stepanek si ricorderà a lungo di quella sua ultima gara dove ha conquistato, insieme al suo team della Rep. Ceca, la Coppa Davis numero 100. La Rep. Ceca ci riesce grazie a questo suo leader che esce da protagonista assoluto a prescindere da Berdych nel 2001 del doppio, e poi firmando il 3-2 sulla Spagna, piegando Almagro dal rovescio a una mano al bacio 7 dal servizio a 210 e più all’ora nell’ultimo singolare.

I pesi del campionato. Se Ken Follet riscrivesse “I pilastri della terra” sicuramente metterebbe nel suo capolavoro El Shaarawy e Marchetti. Sia il faraone che il portierone della Lazio, come nel romanzo dello scrittore gallese dove ci sono persone senza le quali gli equilibri cadrebbero in un istante, hanno rappresentato in questo weekend di essere i pesi del campionato. Grazie ai suoi gol El Shaarawy sta tenendo a galla un Milan non più dei bei vecchi tempi, mentre Marchetti con le sue parate ha permesso alla sua Lazio di uscire inviolata dalla Juventus Stadium. Al galoppo per nuove eterne conquiste.

Giovani promesse. La tredicesima giornata di campionato è stata anche la giornata di molti giovani esordienti che hanno segnato reti importanti. L’incubo dell’Inter è stato Marco Sau che con la sua doppietta eguaglia i record di Piras e Riva, unici due cagliaritani a siglare doppiette in casa nerazzurra.  Importante è stato anche il gol di Andrea Poli, della Samp, che ha aperto le marcature del derby di Genova. A Poli si affianca il suo compagno di reparto Mauro Icardo che ha chiesto a Ferrara la sua voglia di rimanere in campo anche quando tutti pensavano che non avrebbe fatto nulla. Un gol e un autorete provocato. Ma che cosa si vuole di più da questi giovani. Che cosa si vuole più da uno come Alberto Aquilani che fa volare la sua Fiorentina realizzando una doppietta in stile vecchi tempi della Roma bella di Spalletti.

Marco Stiletti

Lascia un commento