I protagonisti del weekend sportivo:
Kostner, Matri, Hernanes e Jovetic

L’ultimo superweekend del 2012 termina con la vittoria di Karolina Kostner ai campionati italiani di figura sul ghiaccio. La Juve che ormai è padrona assoluta della serie A e la convinzione con non esista una anti Juve. Nel calcio ieri con la giornata prenatalizia di serie A, partita già da venerdì, ci ha regalato moltissimi gol. Matri, Hernanes, Lamela, Jovetic e tanti altri sono stati i trascinatori delle vittorie delle loro squadre. Immobile per il Genoa e Togni per il Pescara fanno muovere le loro squadre in classifica. Maggio invece apre la partita riscatto del Napoli contro il Siena. Sansone e Valdes decidono invece il derby dell’Emilia. Nella pallavolo invece finisce il girone di andata confermando Piacenza al terzo posto, ma relegando Cuneo al quinto. Nelle feste ci sarà la final eight di coppa Italia.

L’inarrivabile Kostner. Da un capolavoro all’altro. Dal corto di venerdì, al libero di ieri. Dal Frankenstein, al Bolero. Sono brani entrambi da antologia e molto coinvolgenti. Di certo fanno entrambi rimanere a bocca aperta. Karolina è semplicemente perfetta. E se la gardenese, nell’esordio della scorsa settimana a Zagabria, proprio nel libero aveva mostrato qualche limite di condizione, All’Agorà è pressochè perfetta. Così l’iridata, dopo Lecco 2008, Merano 2005, Sesto San Giovanni 2006, Trento 2007, Pinerolo 2009 e Assago 2011, si laurea campionessa d’Italia senior per la settima volta. A questi titoli va aggiunto quello conquistato da junior nel 2001, proprio sulla pista del più recente trionfo. Insomma: Carolina  regina, come da undici anni a questa parte.

Crisi Cuneo. La crisi della Bre Lannutti sta negli attaccanti cuneesi. Nessuno di loro ha brillato come Sokolov che ha messo a terra solo 15 punti su 37 palloni. Poi ci sono almeno due motivi per cui la partita di ieri, vinta 3-0 da Castellana, al Palabrebanca, sarà ricordata a lungo. Non solo perchè si tratta della prima sconfitta in casa della Bre Lannutti, ma perchè una contestazione così forte da parte della tifoseria dei Blu Brother è difficile ricordarla. E’ cominciata con lo sciopero del tifo dopo il 3-0 a Perugia annunciato dallo striscione “Se avete voglia ci vediamo a Milano”, ed è finita con il coro ” Vergognatevi” a cui faceva da contraltare l’entusiasmo dei piccoli del minivolley.

Matri al quadrato e la Juve vola. Tutti i bianconeri saranno contenti, ma Matri di più. Proprio contro la sua ex squadra si è sbloccato segnando la doppietta che ha regalato tre punti pesanti alla Juve. Una doppietta per chiudere l’anno. Alessandro Matri ha salutato così il 2012 e chissà che i due gol al Cagliari non siano serviti anche a fargli scalare la classifica nell’indice di gradimento di Antonio Conte.

Hernanes, Jovetic e Maggio: la classe non è acqua. Più prosaicamente, e senza gli abiti di Santa Claus, Hernanes il suo dono lo consegna ai tifosi laziali. E’ il gol numero 7 del suo straordinario campionato. Una rete dalle sembianze abbastanza normali, ma dall’importanza capitale per il brasiliano e per la sua Lazio. Perchè vuol dire secondo posto in classifica e record di punti nel girone di andata nell’era Lotito. Quando segna lui, la Lazio vince sempre. Jovetic è tornato in forma e ieri a Palermo lo si è visto. La squadra di Gasperini è stata messa al tappeto subito nel secondo tempo proprio con la doppietta del montenegrino e con due rigori procurati dove uno è stato realizzato da Rodriguez. Christian Maggio ieri con il suo gol ha iniziato il riscatto del Napoli dopo una settimana difficile. Proprio quando gli uomini di Mazzarri mostravano di non avere idee, esce dalla mischia il vicentino che arma tutti alla riscossa. Sarà il gol che lo farà uscire dalla crisi.

Un ritorno in grande stile. A vincere il duello con il coetaneo El Shaarawy è Erik Lamela per la qualità e per la raffinatezza di certe giocate. Se l’asse della manovra della Roma è formato da De Rossi e Totti, va sottolineato il contributo di Lamela all’azione offensiva. Effettua 38 tocchi e sempre mirati. E’ bravo a capire quando deve partire e sgommare per superare i difensori milanisti, e quando invece è il caso di rallentare e appoggiare il pallone ai centrocampisti. E’ da notare infine il suo movimento che s’infila nella difesa del Milan: le maglie sono larghe, è vero, ma lui ha un perfetto tempismo.

Pioli e il tabù Parma. Pioli non riesce a battere anche questa volta il Parma. I suoi ultimi incubi portano il nome di Sansone e Valdes. Entrambi i giocatori hanno portato a casa due gol spettacolari. Il primo che incrocia la palla con il sinistro e l’altro invece fa gol ad Agliardi tramite un missile fatto partire dai 20 metri. Questo risultato fa si che i due giocatori stanno diventando sempre più rivelazione di questo campionato, mentre il Parma può diventare mina vagante.

La dignità di un giocatore. Un gol per liberarsi da un passato brutto. Un gol per cancellare le cose brutte accadute non per forza in un passato lontano, ma in un vivo presente. Ecco cosa è successo a Eugenio Togni e a Ciro Immobile. La prima storia è quella più seria. Romulo Eugenio Togni, 30 anni compiuti da poco, è il manifesto del Pescara che crede nella salvezza. Il suo pianto a dirotto dopo il gol pesantissimo segnato al Catania al 95′ ha fatto commuovere l’Italia. Le accuse mosse su di lui che era solo un buon giocatore da C e invece nel weekend con quella parabola che sa della sua storia ha zittito tutti. Meno drammatico quello che è successo ad Immobile a San Siro in quanto era stato fischiato insieme alla squadra da tutta la tifoseria genoana e con il gol dello 0-1 ha zittito tutti. Con questa inezione di fiducia finalmente Ciruzzo può ripartire a gennaio insieme al Genoa con un unico obiettivo: la salvezza.

Marco Stiletti

Lascia un commento