Nel weekend sportivo abbiamo assistito a belle gare. Prima le vittorie di Sebastian Loeb nel gran premio di Montecarlo e quella di Stephane Peterhansel nella Parigi Dakar. Nella mattinata di domenica, invece, un altro atleta, che ha come prima lettera del suo nome una “S”, Stanislas Wrawrinka fa soffrire Nole Djokovic negli ottavi di finale dell’Australian Open. Del Piero che nell’A-league segna il suo primo poker. Innerhofer riesce ad eguagliare Christian Ghedina nella discesa di Wengen. Sempre di domenica in serie A la Juve ha allungato di due punti il suo primato in virtù della sagra dei pareggi delle squadre dietro di lei. Solo il Milan è riescito a vincere e il Catania a mettersi in una buona situazione, arrivando fino all’ottavo posto.
Il re di Montecarlo. L’ultimo Montecarlo dell’Extraterrestre immortala per sempre la carriera del pilota più forte della storia del rally. Lo spettacolo notturno del Col de Turini è stato troncato a metà, in un’edizione che sarà ricordata per la pioggia battente e le condizioni della neve terribili. Nel secondo dei tre passaggi sul colle tre spettatori sono caduti e l’intervento delle ambulanze ha costretto a interrompere la corsa. Nella confusione e poi sospensione della gara trionfa Loeb per la settima volta nella sua carriera.
La leggenda della Dakar. Uno già da qualche anno rappresenta la leggenda della Dakar e rafforza sempre più la propria grandezza. E’ stato un weekend trionfale quella di ieri per la Francia dei motori, con Stephane Peterhansel che al volante della Mini ha portato a casa la sua Dakar numero 11, mentre Cyril Després è arrivato invece a quota 5 con la Ktm.
La discesa perfetta. Nel passaggio mozzafiato ai piedi dell’Eiger e dello Jungfrau, c’è stata una discesa perfetta di Innerhofer. Perfetta dove solo tre azzurri avevano toccato in passato: Zeno Colò, Herbert Plank e Kristian Ghedina. Il traguardo delle quattro vittorie in coppa del Mondo raggiunto a inizio stagione nella discesa di Beaver Creek impallidisce di fronte alla gemma numero 5 che lo porta nel firmamento della specialità. E il confronto regge perfino con le tre medaglie ai Mondiali 2011 di Garmisch, perchè la rassegna iridata è sempre un terno a lotto ma per metterti dietro due austriaci come Kroell e Reichelt a Wengen devi essere veramente un dio sugli sci.
Un ragazzo stoico. Stanislas Wrawrinka, connazionale di Roger Federer nella nazionale svizzera di volley, riesce a diventare eroe stoico portando Nole Djokovic nella gara degli ottavi di finale dell’Australian Open al tie break rischiando di eliminare il numero 1 dell’Atp. Alla fine, purtroppo, ha vinto la forza di chi da tempo è un campione affermato.
Un giovane d’oro. Antonio Conte, allenatore della Juventus ha a disposizione una miniera d’oro. Tante pepite pronte ad essere convertite in gol e vittorie per conquistare grandi trofei. Tra queste pepite c’è Paul Pogba, il centrocampista dalla cresta d’orata. Non è la prima volta che Pogba ha aperto le danze e risolto partite che erano pronte ad avviarsi sullo 0-0. La prima volta è successa contro il Napoli quando Paul segnò il gol che aprì le marcature. Con L’Udinese altri due gol importanti che hanno steso i friulani e lanciato la Signora in fuga. Ad ogni gol della doppietta il francesino si è girato quasi arrabbiato verso i compagni come a dire ‹‹Ehi, ragazzi, si fa così. Basta finezze, il succo del calcio sono i tiri in porta e i gol››. Come Rivellino, Scirea e tanti altri che calciavano bordate, Pogba ha dimostrato di essere in fretta un protagonista.
I gol di chi insegue. Ai gol di Pogba hanno risposto quelli di Floccari per la Lazio e di Cavani per il Napoli. Floccari ha dimostrato che quando manca Miro Klose di essere determinante per i biancoazzurri e invece Cavani, che è arrivato a quota 100 in serie A, non ha potuto festeggiare con una vittoria il suo ambito traguardo. Gol che servono ad inseguire ancora, ma intanto la Signora è scappata di nuovo.
Marco Stiletti
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