I protagonisti del weekend sportivo:
Manassero, Marquez, Klose e Quagliarella

E’ stato il weekend delle imprese quello appena trascorso. Menassero che sconfigge il pluripremiato Luis Oosthuizen al Singapore Open. Pedrosa in moto gp e Marc Marquez in moto 2 compiono vere e autentiche imprese recuperando molte posizioni e terminando alle prime posizioni. La Lazio che sconfigge la Roma di Zeman dopo aver subito un inizio molto devastante. L’impresa del Napoli che dal 10, 2-1 per il Genoa ribalta con i suoi tenori, soprattutto con Cavani e Insigne, il risultato negativo iniziale. La bella vittoria della Fiorentina a Milano è un’altra bella storia che ci fa capire quanto fosse competitiva la squadra di Montella. Sopra a tutte questi eventi c’è sempre lei, la vecchia signora Juventus. Il successo a Pescara arriva con una tripletta di Quagliarella e con le reti di Asamoah, Vidal e Giovinco.

Uomini vincenti. L’ultimo appuntamento della moto Gp a Valencia porta le firme delle belle vittorie di Dani Pedrosa e di Marc Marquez. Dani Pedrosa ha fatto un’impresona d’altri tempi davanti al pubblico del Ricardo Tormo. E, probabilmente, avrebbe vinto anche senza la caduta di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo della Honda è il più vincente della stagione (sette successi) e si lancia nella prossima con la consapevolezza di essere diventato un vero protagonista assoluto con le carte in regola per puntare al titolo. Ieri, in condizioni difficili e con tutti i più forti in pista, ha dimostrato quanto sia cresciuto nella seconda metà di questa stagione. Se quella di Pedrosa è un’impresona non è da meno quella di Marc Marquez in moto 2. Dopo due curve era già tredicesimo, dopo un giro undicesimo a 3”712 dal primo, pur scattando dalla trentatreiesima posizione: in 4005 metri.

Il numero 1. Al Singapore Open Matteo Manassero aveva Louis Oosthuizen, sudafricano, numero dieci del mondo, vincitore di un Major, secondo quest’anno al Masters, battuto si allo spareggio, ma solo da un certo Bubba Watson. A chiunque, e a maggior ragione a un ragazzo di 19 anni, sarebbero tremati i polsi. E forse anche altro. A tutti, non a Matteo, detto Manny. I go first. Vado prima io. Era una par 5, e dunque lui, giocatore non particolarmente lungo, partiva svantaggiato. Discorsi nostri, che non lo hanno minimamente sfiorato. Manassero non si fida del proprio gioco: lo sfida. Sposta più in là l’asticella. Ecco perchè ha vinto addirittura con un eagle. Solo i grandi non tremano quando tocca a loro tirare il putt decisivo.

Un super Quagliarella. Quando è in forma nessuno lo può fermare. A Pescara Fabione è stato devastante. Tre gol uno più bello dell’altro. Un ritmo il suo forsennato con grande cattiveria agonistica ai limiti del selvaggio. Sarà lui il vero top player che la Juve cerca ardentemente.

Klose, uomo derby. L’uomo di ghiaccio stavolta si è sciolto. Potere del derby romano che, se lo vivi da dentro, è capace di coinvolgere emotivamente anche i campioni più naviganti, quelli che hanno segnato centinaia di gol e vinto ad ogni latitudine. Miro Klose è uno di questi. Eppure, anche uno come lui, quando arriva la stracittadina romana, si trasforma. Ha segnato e ha esultato come raramente gli capita: agitandosi, lui che di solito si limita a fare il gesto dell’ok con la mano. E ha festeggiato, come ancor più raramente è uso fare, andando sotto la curva laziale al fischio finale.

Marco Stiletti

Lascia un commento