I protagonisti del weekend sportivo:
Zaytsev, Miccoli, Cassano

A 43 punti da Lorenzo. Così Dani Pedrosa con la bellissima vittoria ad Aragona si trova posizionato nella classifica piloti. Ancora una grande impresa per lo spagnolo che ora sogna in grande. Si eleva ai piani alti anche la Lube Macerata che come nella finale del campionato dello scorso anno, batte il Trentino al tie-break nella supercoppa italiana del Pala Panini di Modena. La gara la decide un certo Zaytsev che con le sue schiacciate non lascia scampo ai difensori trentini. Ieri è stata anche il finale della Ryder Cup con gli europei, tra cui Molinari, sono riusciti in un miracolo a sconfiggere i giganti americani capitanati da Tiger Woods. Il calcio ci regala vecchi protagonisti come Gilardino, Bianchi e Miccoli, una consacrazione: Edison Cavani e tre uomini jolly per la vittoria: Ederson, Cassano e Weiss.

Dani record. Quando si sono accesi i fari del via del gp di Aragona, Lorenzo aveva appena fulminato con uno scatto Pedrosa. Ma il piccolo Dani ha cucinato a fuoco lento l’avversario e non gli ha lasciato scampo. Bella vittoria perchè si festeggiavano anche i suoi 27 anni sul podio.

Il devastante Zaytsev. Doveva essere solo un debuttante fra i campioni d’Italia e invece spezza l’equilibrio apparente del match con 7 dei 12 ace a favore della Lube. Ivan Zaytsev firma una prova di sostanza: con 23 punti complessivi e in omaggio ha il piatto che celebra il miglior giocatore della serata. La supercoppa italiaan va alla Lube che continua la striscia positiva di risultati.

Il team Europa di Ryder Cup. Il capitano Josè Maria Olazabal si mette le mani sulla faccia. Non riesce proprio a guardare il tedesco Martin Kaymer, uno dei peggiori, che infila il putt decisivo. Quello che garantisce il pareggio alla sua squadra e la possibilità di riportare in Europa la Ryder Cup. Il resto lacrime, sorrisi, abbracci, pacche e il boato pazzesco degli europei seminati sui prati di Medinah.

Un super Cavani. Alla di là della ripartenza di Hamsik che costringe Gastaldello al fallo, il rigore trasformato da Cavani è qualcosa di unico. La particolarità e la bellezza da ricercare solo negli anni indietro. Sono 27 reti in quest’anno solare e già 6 in questo campioanto. E’ lui, insieme a Hamsik, gli uomini scudetto.

Ederson, Cassano e Weiss: uomini da vittoria. Tre uomini, tre vittorie. Il primo con il suo colpo di testa avvia la vittoria della Lazio contro il Siena tornando quello ai tempi del Lione. Il barese, invece, si intende molto con Milito e lo manda spesso a rete con i suoi filtranti e dopo aver visto che l’argentino non segnava ci ha pensato lui. Weiss è il protagonista di questo Pescara in netta ripresa. Due vittorie consecutive e ora ci sono proprio Ederson e compagni all’Adriatico domenica.

Non provate a chiamarli vecchi. Ci vorrebbe il grande Fidia per scolpire una simile opera. E guardandola e riguardandola, la rete del 4 a 1 al Chievo, sale alla mente il rimpianto: Miccoli non ha avuto, nella sua carriera, quello che il suo talento prometteva. Nella prodezza di ieri c’è anche una specie di rivincita nei confronti del suo allenatore. Di questo Palemo depauperato negli ultimi anni dei migliori talenti, Miccoli deve essere non solo il punto di riferimento, ma anche il simbolo. Qualcuno lo dava per finito e invece a Bologna è rinato. Cinque gol nelle ultime quattro partite: merito della tranquillità che gli ha regalato la piazza, ma anche suo che, a trent’anni, ha saputo costruirsi una nuova vita con l’umiltà di un ragazzino. Infine Bianchi che già in B con il Torino era rinato e in A sta facendo lo stesso. Ennesima doppietta e Atalanta disintegrata in pochi minuti. Insomma conta il talento, il coraggio e la fantasia.

Marco Stiletti

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