“Il ritratto” di Irene Milani

il ritratto di irene milani“Appena l’ho visto ho capito che era lui, la stessa persona del ritratto. Quello che non capivo era cosa ci facesse lì, in piedi davanti a me e soprattutto com’era possibile che fosse arrivato esattamente il giorno dopo”

Una radura, un ritratto e un cuore che batte. Una storia d’amore travagliata, dove l’odio tra famiglie prevale e il passato incombe inesorabilmente sulle vite della nuova generazione. Tristan e Isolde sono due anime complementari, fatte l’uno per l’altra, ma entrambi hanno ereditato colpe non loro. Colpe legate a vecchie tragedie del nazismo e del corpo delle SS.

Isolde è una diciottenne trentina che ama disegnare a fotografare la natura. Un giorno, da poco trasferitasi a Lavis, in provincia di Trento, decide di dirigersi verso una radura nascosta e lontana dalla strada asfaltata. È stata proprio quella radura a segnare, nel bene e nel male, la sua vita. Ad un certo punto, inizia a disegnare ed è come se la sua mano andasse da sola. Alla fine, il risultato è stato sconvolgente: un ritratto molto verosimile di lei in compagnia di un ragazzo che non conosceva. Qualche giorno dopo, capì tutto e presto tutti i pezzi del puzzle sarebbero tornati al loro posto. Nonostante il momento difficile della separazione dei suoi genitori e del trasferimento dai nonni, Isolde saprà reagire e affermare la propria personalità, a dispetto di quanto gli altri vorrebbero imporle, per vivere una vita non schiava dei fantasmi del passato.

L’autrice, classe ’77, descrive la passione, quella pura e ingenua che travolge due adolescenti durante l’ultimo anno di liceo. La maturità, il grande passo verso la scelta dell’università, le prime delusioni e…i primi amori. Fin da bambina, Irene Milani ha sempre amato molto leggere, ma non si era mai cimentata nella scrittura. Da una decina d’anni ha iniziato a scrivere romanzi e racconti, alcuni dei quali premiati in concorsi. “Il Ritratto” è il suo primo romanzo pubblicato e richiama i grandi classici del passato: da “Romeo e giulietta” di William Shakespeare a “Tristano e Isotta” riprodotto anche da Richard Wagner. Con uno stile molto semplice e prediligendo i discorsi diretti, l’autrice descrive con passione la storia d’amore travagliata rendendo il libro fruibile non solo agli adolescenti, ma anche agli adulti inguaribilmente romantici. Una lettura sicuramente molto scorrevole e appassionante con interessanti colpi di scena che incuriosiscono chi legge. E il messaggio finale è sicuramente che il perdono è sempre la miglior soluzione. L’amore vince sempre su tutto, anzi, come i latini insegnano: Amor vincit omnia.

Sara Stefanini

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