John, un adolescente arrabbiato con il mondo
In scena dal 10 al 21 aprile al teatro dell’Orologio

John_Teatro Orologio_Foto1Tutto è già avvenuto. E allora perché raccontare? Forse perché così il teatro continui a esistere e continuino a vivere le nostre storie e le nostre parole. Mouawad sa quanto le parole siano belle. Tutto esiste se viene raccontato e Jeanne sceglie delle persone che hanno voglia di sentire la sua storia e quella di suo fratello John. Jeanne vuole raccontare perché spera in un abbraccio. Giuseppe Roselli

John, un ragazzo meraviglioso arrabbiato col mondo. John, un giovane che lotta contro la società che lo opprime. John, è una stella che troppo presto ha smesso di brillare. John sceglie di suicidarsi. John, potrebbe essere il vostro amico, il vostro vicino oppure vostro fratello. Lo spettacolo, in scena al teatro dell’Orologio dal 10 al 21 aprile a Roma, è un lungo dialogo mai interrotto Locandina_Johnfra John e la sorella Jeanne che prova a raccontare il fratello minore. Prova anche a spiegare come si sopravvive al dolore. John è un dialogo tra fratello e sorella tenero come un bacio sulla guancia, ma è anche e soprattutto la storia della fine di un’infanzia e dell’inizio di una vita da adulti.

Tutto quello che il ragazzo lascia di sé è registrato su una videocassetta. Sul nastro scorrono gli ultimi momenti della sua esistenza e ne rivelano la lucida infelicità. Un fratello e una sorella, un ricordo e insieme un dolore intenso, belli come un volo di farfalle. Lo spettacolo John è tratto dal testo del regista libanese Wajdi Mouawad con la regia di Giuseppe Roselli. Il testo, tradotto da Francesca Moccagatta, è interpretato da Marco Lorenzi e Barbara Mazzi.

Lo spettacolo si svolge all’interno di un percorso itinerante che si articola in vari ambienti attraversando la Sala Gassman e la Sala Grande del Teatro dell’Orologio. Gli spettatori faranno visita a Jeanne e sarà lei ad accompagnarli, prima nella stanza del fratello e poi nel luogo che ha scelto per condividere con loro la sua storia.

Sara Stefanini

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