Kaligola fa parlare anche i “muri”
Ecco il nuovo singolo del rapper 14enne

Il rapper romano 14enne torna con un nuovo video. Dopo “Ego sum Kaligola” ecco che spopola con “Muri” e canta «leggimi adesso e vedrai tra i disegni il tuo mondo riflesso». Effetti speciali, testi profondi e realizzazione autoprodotta dei video, ecco i jolly del giovane cantante. Dalla periferia di Roma, un mix tra la saggezza di un adulto e la curiosità attenta di un’animo “fanciullino”. IL VIDEO

Sa suonare il piano, scrive e canta canzoni ma non è finita qui, monta anche i video dei suoi singoli. E’ un tutto fare il giovanissimo che quest’anno sarà alle prese con il secondo anno del liceo scientifico. Si chiama Gabriele Rosciglione ma il suo nome d’arte è “Kaligola” e da grande vuole fare il regista e comporre le musiche dei suoi film.

E’ giovanissimo ma promette bene. Kaleidoscopia aveva già notato questo giovane talento con il suo primo singolo in latino, Ego sum Kaligola. E adesso Gabriele torna con la sua nuova canzone, raccontando la storia dei muri con una spiccata capacità e riflessione rari in una gioventù che ormai vive di pane e Grande Fratello. Poesia in prosa sull'”anima” dei muri, maltrattati e «ricoperti di slogan e visi ovali» durante le campagne elettorali. «Sono arrabbiati perché vengono rovinati, pasticciati ancor prima di esser nati», canta il rapper teenager che denuncia uno stato di degrado e vandalismo nella sua città.

Nel ritornello sono le stesse mura che prendono vita e parlano, in un’accattivante effetto speciale tra mattoni e viso di Kaligola. Muri che assistono tutti i giorni a stupri e omicidi, «muri che han creato divisioni tra popoli che credevano in differenti opinioni», che sono testimoni o protagonisti della storia, come il muro di Berlino o il muro del pianto. Ma i muri cui dà vita Kaligola, non sono solo fisici, anche psicologici e sono intesi come mezzo di esclusione, discriminazione e reclusione, «muri nella testa della gente» e «muri di gomma che nascondono verità».

E’ il caso di dire che la periferia di Roma nasconde delle giovani perle. Già perché Gabriele abita a Casal Monastero, un quartiere appena fuori dal raccordo, vicino San Basilio, nella zona est della Capitale. I suoi testi sono maturi, segno di un’attenta introspezione e atteggiamento critico della realtà. E non è cosa da poco considerando che certi pensieri, molti adulti, neanche riescono ad immaginarli. Senza contare la netta differenza con i suoi coetanei, generazione di piccoli divi e baby modelle coi tacchi a spillo che si atteggiano a fare i “grandi” ma poi prendono 5 a storia.

Sara Stefanini

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