La sfida di Mediaset, vuole comprare La7
Mentana: «Me ne andrei, ne bis in dem»

La7 messa all’asta. Mediaset ha presentato una manifestazione di interesse sia per La7 che per Timb (Telecom Italia Media). Per il direttore del Tg, Mentana è solo un’azione di disturbo ed il giornalista Filippo Facci ribatte «e che disturbo». Di proprietà dell’ex cavaliere Silvio Berlusconi, è di gran lunga lontana dalla lunghezza d’onda di La7. Quindi la domanda è: perché acquistare il canale che è da sempre stato il più esplicitamente contrario al pensiero dell’ex premier? Sono due le risposte. O si vuole rivoluzionare Mediaset, o si vuole rivoluzionare La7.

La notizia è fresca fresca, e tra i primi a pubblicarla è stato Il Messaggero, il 14 settembre alle 11 di sera. Mediaset ha presentato una manifestazione di interesse sia per La7 che per Timb (Telecom Italia Media Broadcasting), la società a cui fanno capo l’infrastruttura per le frequenze. La tv era nata come indipendente da qualsiasi potere, libera da qualsiasi ideologia anche se l’opinione pubblica l’ha sempre sentita come sponda opposta al Pdl. L’asta gestita da Mediobanca e Citigroup vede dieci potenziali acquirenti di La7, tra cui il gruppo Cairo e anche Discovery Channel. Entro il 24 settembre sono attese le prime offerte concrete e se ne vedranno delle belle.

Ma i dubbi sull’effettiva vendita al Biscione nascono spontanei. I limiti antitrust previsti dalla legge Gasparri parlano chiaro: per evitare posizioni dominanti, sono state fissate a 5 multiplex, il massimo di “set frequenze” che può possedere una società. E considerando che Mediaset ne ha già 6, di cui 5 controllate dall’Elettronica Industriale, se acquistasse realmente La7 arriverebbe a ben 8 frequenze. E si arriverebbe al monopolio della comunicazione, illegale per giunta.

Ma Nicola D’Angelo scrive su Il Fatto Quotidiano che Mediaset può benissimo acquistare La7, proprio in base all’articolo 43 della legge Gasparri, in quanto «il limite antitrust indicato è che nessun soggetto puó avere ricavi superiori al 20% del totale del sistema integrato delle comunicazioni (cd Sic)». Mediaset avrebbe il 13% dei ricavi nel Sic e in caso di acquisto, i ricavi di La7 non farebbero superare il 20% stabilito dalla legge.

Tre reti in mano a Berlusconi sono 3 reti in mano al Pdl e non dimentichiamoci che le elezioni del 2013 non sono poi così lontane. E suona strano, fin troppo palese, questo nuovo affare di Mediaset, soprattutto perché si rischierebbe poi di mettere a tacere l’opposizione mediatica. Senza contare che sarebbe da rivedere tutto il palinsesto nonché il “cast” giornalistico e non, di La7, La7d e Mtv Italia. Resterebbero in piedi a La7, Mentana, Gruber, Dandini e Guzzanti?

Enrico Mentana risponde su Twitter alle tante domande su questo argomento: «Mediaset compra La7? Lascerei: ne bis in idem». Non lavorerebbe un’altra volta in un’azienda per la quale ha lavorato per ben 18 anni. Mentana ha infatti fondato e diretto il TG5 dal 1992 al 2004. Filippo Facci conduttore di In Onda estivo, dal canto suo, risponde a Mentana «Sarà pure un’offerta di disturbo, ma dio santo, che disturbo».

Sara Stefanini

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