Maldive: 15enne stuprata per anni dal patrigno
Condannata a 100 frustate in pubblico per “sesso fuori dal matrimonio”

occhi bambinaStuprata per anni dal patrigno, la quindicenne delle Maldive, rischia di ricevere cento frustate in pubblico per “sesso fuori dal matrimonio” con un altro uomo. E’ quanto ha stabilito il tribunale minorile che ha seguito la sharia, la legge islamica. Ma c’è un modo per fermare questo scempio: firmare la petizione Avaaz.com.

Le Maldive: un paradiso per i turisti, un inferno per le donne. Il patrigno della ragazza è accusato di averla stuprata per anni, uccidendo anche il figlio che aveva dato alla luce. Eppure, a pagare ora, è la figliastra. Gli agenti le hanno infatti messo le manette perché in un interrogatorio aveva ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con un altro uomo, colpa gravissima secondo la sharia islamica. E’ stata così, processata da un tribunale per minori e condannata a 100 frustate e 8 mesi di arresti domiciliari. Un portavoce del tribunale ha poi precisato che gli arresti domiciliari sono scattati immediatamente, mentre per le frustate si attenderà il raggiungimento della maggiore età della ragazza.

Nel frattempo il patrigno attende in carcere il processo e rischia 25 anni, se e sottolineato se, viene riconosciuto colpevole dello stupro della figlia e dell’assassinio del neonato. Anche la madre della 15enne non sta avendo vita facile. Infatti, è in prigione anche lei perché accusata di essere complice dei reati compiuti dal marito.

Le proteste. La sentenza ha suscitato non poche proteste da parte delle organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani e delle donne, prima fra tutte la Missione delle Nazioni Unite nelle Maldive che ha ricordato come ci si trovi di fronte «non a una colpevole, ma a una vittima di molteplici abusi». In disaccordo anche il presidente delle Maldive, Mohammed Waheed, che in un tweet, ha detto di «essere rattristato per la fustigazione inflitta a una minorenne».

maldiveUna pratica abituale nelle Maldive. Ma non è la prima volta che nelle Maldive si applica la fustigazione a minorenni. Nel 2009 una ragazza incinta di 18 anni ha ricevuto ben 100 frustate dopo aver ammesso di aver fatto sesso con due uomini. Nel settembre 2012, inoltre, un tribunale ha ordinato la fustigazione pubblica di una 16enne «colpevole» di aver avuto una relazione sessuale prematrimoniale. Vivere nelle Maldive per le donne non è così semplice. Anche le bambine infatti vengono abitualmente punite con frustate se “colpevoli” di rapporti extraconiugali, ritenuti “illegali” dalla sharia. Il rapporto sessuale, si sa, è a due, ma per il 90% dei casi ad essere punita è solo la donna, o peggio, la bambina. Sconvolgente invece, la differenza di pena e di trattamento per un donna su tre, tra i 15 e i 49 anni, che abbia ricevuto violenza fisica o sessuale. Negli ultimi tre anni non è stato condannato nessuno stupratore.

La petizione. Le proteste sono dirette tutte verso un unico scopo: cambiare la legge per graziare la 15enne e impedire future altre vittime. Avaaz.com si sta facendo promotore di questa iniziativa e punta sulla minaccia della reputazione turistica nei confronti delle Maldive con pubblicità shock su riviste di viaggio e online. Se anche tu vuoi che la vergognosa legge venga abolita, firma qui la petizione: http://www.avaaz.org/it/maldives_global/?btRJUbb&v=23532

Sara Stefanini

Lascia un commento