Minorenni in fuga dall’Egitto all’Italia al costo di 5mila euro. Smascherata banda criminale in zona Quadraro

soldiFacevano emigrare profughi clandestini egiziani che, una volta sbarcati in Sicilia, venivano trattenuti e rilasciati solo dietro compenso corrisposto dai parenti rimasti in patria. Scoperta piccola organizzazione con base a Roma composta da due nordafricani di 24 e 34 anni.

A denunciare il fatto è stato un egiziano, informando i carabinieri che due dei suoi connazionali, di 16 e 17 anni, sbarcati clandestinamente a Catania nelle settimane precedenti, si trovavano a Roma trattenuti da due egiziani all’interno di un’abitazione sconosciuta. La band, infatti, avrebbe rilasciato i due ostaggi solo previo pagamento, da parte dei genitori in Egitto, di 5mila euro per ogni persona rilasciata, da corrispondere tramite bonifico bancario internazionale le cui coordinate bancarie del conto corrente sarebbero state comunicate ai genitori dei due minori in Egitto, con un sms.

A quel punto sono cominciate le indagini e gli agenti hanno passato al setaccio intere palazzine in zona Quadraro e Casilino arrivando a via dei Sulpici. Lì, all’interno di una stanza chiusa a chiave, hanno trovato i due giovani che sono stati finalmente salvati ed accompagnati al sicuro, in caserma. Perquisito l’intero appartamento, i militari hanno scoperto numerosi titoli di viaggio, biglietti ferroviari della tratta Messina – Catania, passaporti, permessi di soggiorno e diversi cellulari che sono stati sequestrati. La ricostruzione della drammatica vicenda ha permesso di individuare i sequestratori.

Dopo serrate indagini durate tre giorni con servizi di osservazione, pedinamento e controllo, il 34enne e il 24enne, egiziani ma residenti a Roma da diversi anni sono stati arrestati e accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due minori, invece, sono stati affidati ad un centro di prima accoglienza. Sarà oggetto di successive indagini la ricostruzione del percorso intrapreso dai due minori prima di giungere alla Capitale.

Sara Stefanini

Lascia un commento