“Padania libre”, la commedia dell’assurdo
In scena dal 19 febbraio al teatro de’ Servi

Padania libre - castSi cammina in strade che non esistono per cercare di capire quanto gli italiani siano vicini o lontani gli uni dagli altri. Non un semplice spettacolo ma un rappresentazione dei pregiudizi e degli italiani di oggi. Questo e molto altro nella commedia “Padania libre” in scena dal 19 febbraio al 10 marzo al Teatro de’ Servi di Roma.

Sempre al centro di una parte del dibattito politico e sociale, la Padania si offre da spunto per Marco Costa che insieme a Fabrizio Sabatucci, Roberto Stocchi, Antonella Alessandro, Andrea Planamente e Veruska Rossi ha messo in scena questa surreale commedia ambientata in una baita valtellinese invasa dalla nebbia dove la famiglia padana ultrasecessionista Casunziei si riunisce per trascorrere insieme il weekend dei morti in occasione del pensionamento del padre, burbero macellatore di animali da pelliccia.

Quando Ginevra, l’emancipata figlia emigrata per lavoro a Roma, avvisa sua madre che tornerà accompagnata dal suo nuovo fidanzato, Pepi, un brillante comico romano, astro nascente della tv, la catastrofe è innescata. Gli attori esasperano il classico comportamento da “padano” e con esso la radicata discriminazione tra nord e sud facendo ridere e riflettere allo stesso tempo.

Si propone dunque di dissacrare senza scadere nel pacchiano e nel banale, di divertire e alleggerire lo spettatore con una storia attuale, personaggi grotteschi, e sentimenti iperrealistici, mescolando culture contrastanti, svelandone miserie e splendori, al fine di abbattere la Bastiglia dei pregiudizi regionali che ancora impastano il nostro pensiero, instillando nel pubblico un chiaro messaggio di tolleranza, perché troppo spesso non vediamo le cose come sono, ma come siamo.

Sara Stefanini

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