Parma 3 – Roma 2: una corsa contro il tempo
Il cielo piange, la Roma fa piangere!

Sotto un autentico nubifragio e su un campo ai limiti della praticabilità, la Roma perde per 3-2 al Tardini al termine di 90 minuti condizionati soprattutto dal terreno di gioco impossibile. Dopo la clamorosa rimonta subita contro l’Udinese, Zeman è chiamato a ritrovare il successo, e si affida a Stekelenburg in porta, con Piris-Marquinhos-Castán-Dodô dietro, il trio Bradley-De Rossi-Florenzi sulla mediana e i soliti Lamela-Osvaldo-Totti di punta.

L’inizio giallorosso è incoraggiante, e vede i gialloblu schiacciati nella loro metà campo. All’8′ minuto, alla prima vera occasione, gli ospiti si portano sullo 0-1: Zaccardo respinge un tentativo di Totti sui piedi di Erik Lamela, che controlla e mira di sinistro l’angolino più lontano, dove Mirante non può arrivare. Sesto gol in campionato per il talento argentino.

4 minuti più tardi ci prova Rosi, ma il pallone termina alto sulla traversa. Da lì in poi è un monologo dei padroni di casa, che vanno vicini al pareggio in più occasioni, prima con Amauri di testa al 12′, poi con Belfodil, subentrato proprio all’italo-brasiliano, e infine con Paletta, che al 21′ vede respingere una conclusione insidiosa da Stekelenburg.

Il Parma riequilibra il risultato: minuto 34, rinvio di Mirante, Dodô svirgola e permette a Belfodil di involarsi a rete. Il centravanti vince il duello di fisico con Castán e batte il portiere giallorosso.
Passano appena 120 secondi, e arriva il sorpasso: Rosi crossa dalla destra, il pallone giunge a Parolo, colpevolmente solo in area, che prova a segnare al volo, ma il pallone viene fermato da una pozzanghera e permette all’ex-cesenate di freddare Stekelenburg.

Sfortunata la Roma, che al 40′ potrebbe riequilibrare il risultato: Osvaldo calcia a botta sicura, ma il suo tiro viene salvato sulla linea dai difensori ducali, e Bradley vede respingere la sua conclusione successiva da Mirante. E’ l’ultima azione pericolosa del primo tempo.
Nella ripresa si segnala subito l’esordio di Mauro Goicoechea in Serie A. Il portiere uruguayano rileva “Stek”, fermato da problemi ad un polpaccio. L’oggetto misterioso del mercato giallorosso è costretto subito a superarsi su un colpo di testa di Belfodil.

Le due squadre devono fare sempre più i conti con un campo indecente, e proprio in quest’ottica è da vedere il gol che mette al sicuro il Parma: Biabiany va via in velocità sulla sinistra e mette al centro per Zaccardo, in un’insolita posizione di centravanti. Il difensore sbaglia il tiro, la palla arriva ancora a Biabiany, la cui conclusione è ben respinta da Goicoechea, ma ancora Zaccardo ribadisce in rete con una deviazione fortunosa che spedisce la sfera oltre la linea di porta. 3-1, e tutto sembra chiuso. A metà del secondo tempo Zeman inserisce Marquinho e Perrotta al posto di Dodô e Bradley, nella speranza di sistemare le cose.

Al 70′ la partita potrebbe riaprirsi: Acquah atterra Castán nell’area emiliana, e arriva il secondo rigore stagionale per la Roma. Francesco Totti calcia benissimo, ma Mirante respinge. Sulla ribattuta il Capitano trova il gol del 3-2, il 218° per lui in Serie A. Il Parma reagisce con Aleandro Rosi, che al minuto 77 va vicino alla prodezza del secolo con un tiro da centrocampo che Goicoechea devia in angolo.
Nel finale c’è tempo per l’espulsione, a 600 secondi dalla fine, di Belfodil per un’entrataccia su Marquinho.
La Roma perde in casa del Parma dopo 7 anni, e ottiene la sua quarta sconfitta stagionale, la terza per 3-2. L’entusiasmo estivo per l’arrivo di Zeman nella Capitale sembra solo un lontano ricordo.

Luca Rossetti

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