Polverini k.o. «Questi signori li mando a casa io»
Affranta si dimette: «Basta sceneggiate»

«Non ci sto a farmi sparare addosso, a farmi umiliare per colpe che non ho», così parla una governatrice amareggiata ma grintosa e decisa a portare alla luce tante verità che sono ancora oscure ai cittadini. Intanto il Lazio è senza presidente e senza giunta. Forse è meglio così

Ormai se ne parlava da una settimana. Le dimissioni della governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini fanno eco in ogni angolo del web. Dopo giornate di tensioni e tentennamenti, toga party, book fotografici e soldi dei cittadini in mano alla malapolitica, ecco finalmente un capitolo chiuso.

Decisa a non diventare il capro espiatorio dello scandalo, non si è fatta convincere dal colloquio dove Alfano le consigliava di dimettersi dopo il piano dei tagli. «Dimissioni irrevocabili per una faida interna al Pdl. Hanno fatto cose raccapriccianti, e ora da persona libera potrò dire tutto», avrebbe solennemente detto durante il vertice a Montecitorio con il segretario del Pdl. Poco prima anche Casini aveva sciolto le riserve chiedendo le elezioni anticipate.

La scorsa è stata una domenica di consigli, ed il premier Mario Monti, in partenza per gli Stati Uniti, ha dato il suo parere allo scandalo laziale. Polverini viene descritta come «molto provata» soprattutto a seguito della dichiarazione del sindaco di Roma, Alemanno: «Bisogna azzerare la leadership del centrodestra». Ma non era finita qui. Un’altra pessima notizia proveniva dall’opposizione. La maggioranza aveva confermato la fiducia ma le richieste di dimissioni di blocco dei consiglieri di Pd, Idv, Sel, Psi e la freddezza dell’Udc sul proseguimento della legislatura erano fardelli troppo pesanti da portare.

«Sono giorni molto amari per la politica», ha aggiunto Gianni Alemanno. E D’Alema nella puntata del 24 settembre di Otto e Mezzo ha dichiarato «Questo è un chiaro fallimento per il centrodestra e da parte di tutti i partiti ci deve essere una riflessione seria».

«Il Consiglio regionale non era più degno di stare a capo di una regione importante come il Lazio. Questi signori li mando a casa io, basta sceneggiate» ha dichiarato la Polverini in conferenza stampa stasera e ha continuato: «Ho detto a Monti ieri che ho aspettato oggi per vedere le falsità dette nei scorsi giorni perché potevano consegnare le dimissioni ma non l’ha fatto nessuno, né Udc né Sel, nessuno. L’Idv minacciava di dimettersi ma a malapena si è presentata in consiglio regionale oggi. Hanno scaricato le responsabilità alla giunta che ha fatto tanto per i cittadini».

E prosegue, «Il Pd voleva regolare una partita interna sulle spalle della sottoscritta e dei cittadini del Lazio, domattina vi dirò tutto. Le ostriche viaggiavano comodamente nella giunta prima di me». L’ultima volontà della governatrice è di vedere quelle persone colpevoli assicurate alla giustizia. Per il momento, il Lazio è senza governatrice e senza giunta. Forse è meglio così.

Sara Stefanini

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