Riforma del catasto sempre più vicina
Confedilizia protesta: patrimoniale grava su famiglie

Il governo approva la riforma del catasto, per trasformarlo, sostanzialmente e formalmente, da catasto di redditi in catasto prevalentemente patrimoniale, una nefandezza che non piace a Confedilizia che con il suo presidente Corrado Sforza Fogliani spiega: «Non c’è bisogno di introdurre nel catasto il principio di tassare permanentemente le unità immobiliari per quel che valgono, invece che per quel che rendono». Gli imprenditori edili non approvano la legge che elimina le sperequazioni catastali con un rinnovo del catasto che secondo l’associazione si trasforma in una patrimoniale permanente. La Camera ha dato via libera al ddl sulla delega fiscale: la riforma del catasto, delle competenze tributarie e, tra le altre cose, dei giochi di Stato è, insomma, sempre più vicina. I deputati si sono espressi a favore con 356 sì, 60 no e 9 astenuti. GUARDA LA TABELLA

Montecitorio, insomma, non brulicava di presenze: 425 su 630, nonostante il ddl in esame contenesse l’affidamento, per il prossimo governo di taglio politico, di legiferare in una direzione precisa su tematiche scottanti come quelle fiscali. Prima di dare l’ok al provvedimento, la Camera si è espressa anche sul voto di fiducia posto dal governo sulla delega fiscale, con numeri non dissimili in fatto di banchi vuoti.
Al voto, andavano gli articoli 1, 2 e 4 del ddl, che trattavano delle procedure sulla legiferazione in materia, sulla riforma del catasto, sull’aggiornamento del sistema di sanzioni e dissuasivo dall’evasione fiscale e, infine, sull’ammodernamento del sistema delle lotterie e dei giochi di Stato.
Grande attenzione di operatori, funzionari e utenti era naturalmente posta sull’attesissima riforma del catasto, che, stando a quanto riporta il ddl, verrà rimodulato non più sui vani effettivamente fruibili, ma sulle misure di superficie, che determineranno il valore patrimoniale dell’immobile, onde scongiurare nuove distorsioni nell‘applicazione dell’Imu.

Mano pesante, poi, contro tutte le forme di “fuga dalle tasse“. Sia che si tratti di evasione, che di elusione o, infine, di erosione fiscale, il ddl contiene le contromisure per evitare la proliferazione di questi fenomeni illeciti. Previsti, in ddl, anche sconti degli adempimenti per le imprese o i soggetti che istituiranno valide misure di controllo per contrastare il rischio fiscale, garantendo così il maggior adeguamento possibile agli obblighi erariali.

Introdotte, in delega fiscale, anche le possibilità di non pignorabilità per beni di impresa specifici, con conseguente alleggerimento delle multe in caso di comprovato adempimento contributivo.
A proposito dei “furbetti del fisco“, verranno inasprite le procedure sanzionatorie, seconda una scala di gravità del comportamento contestato:  maggiore sarà il valore di pericolosità del comportamento posto in essere, più dura sarà la linea del fisco.
Sforza Fogliani ricorda anche che la stessa proposta la fece anni fa l’ex ministro Vincenzo Visco e che allora la gran parte delle forze politiche che appoggiano l’attuale governo si oppose, e il progetto naufragò, secondo Fogliani la conseguenza della scelta del governo diventa «una patrimoniale permanente delle famiglie, col risultato – già denunciato dalla nostra corte costituzionale e reso praticamente certo dall’ipotizzato uso di funzioni statistiche invece che di rilevazioni sul territorio, come sempre avvenuto – di avallare l’incivile principio che un immobile possa essere colpito anche oltre il reddito che produce e quindi a prescindere dalla capacità contributiva del suo proprietario».

Possibili effetti della revisione degli estimi su base patrimoniale

IMMOBILE “PRIMA CASA” 100 MQ

IMMOBILE “SECONDA CASA” 100 MQ

Oggi, con il catasto patrimoniale
Valore catastale = 100.000 euro   Valore catastale = 300.000 euro
Rendita catastale = 1.000 euro   Rendita catastale* = 3.000 euro
*Calcolata applicando il coefficiente di legge
Ici al 5 per mille = 397 euro
(con detrazione di 103 euro)
Ici al 5 per mille = 1.397 euro
(con detrazione di 103 euro)
DIFFERENZA DI IMPOSTE DOVUTE = + 1.000 euro
Oggi, con il catasto patrimoniale
Valore catastale = 100.000 euro   Valore catastale = 300.000 euro
Rendita catastale = 1.000 euro   Rendita catastale* = 3.000 euro
*Calcolata applicando il coefficiente di legge
Ici al 7 per mille = 700 euro   Ici al 7 per mille = 2.100 euro
Irpef al 39% = 519 euro
(su rendita maggiorata di 1/3)
Irpef al 39% = 1.560 euro
(su rendita maggiorata di 1/3)
Totale imposte = 1.219 euro
(escluse addizionali Irpef)
Totale imposte = 3.660
(escluse addizionali Irpef)

Diego Cimara

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