Roma blindata: un sabato di cortei
Bus deviati, chiuse piazza Mazzini e Ponte Milvio

Sei, di cui quattro autorizzate, le manifestazioni che dalle 9 alle 20 del 24 novembre animeranno il centro di Roma. Cambi di percorso, nuovi sit-in e cortei più o meno improvvisati: si prepara un sabato complicato per la mobilità nella Capitale. Con un centro storico blindato per evitare nuovi incidenti come quelli che, lo scorso 14 novembre, portarono alla battaglia con la polizia sul lungotevere, nel corso della quale rimasero ferite una trentina di persone tra agenti e manifestanti. E adesso gli studenti rilanciano: «Ci riprenderemo la città». Intanto però, questura e prefettura hanno disposto che la contestata manifestazione di destra indetta da Casapound non si svolga in centro ma venga dirottata in zona Prati.Confermati il corteo dei Cobas – da piazza della Repubblica a piazza Santi Apostoli- e il sit-in (dalle 9 alle 14) della Flc-Cgil a piazza Farnese che era inizialmente previsto a piazza del Popolo; non aderiranno allo sciopero Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu e Ugl dopo lo «sblocco della vertenza della scuola, con la risoluzione del pagamento degli scatti di anzianità per gli insegnanti e la cancellazione delle norme che avrebbero stravolto gli orari di servizio dei docenti».

In piazza, sabato, torna però gran parte del mondo della scuola. A cominciare dagli universitari che ieri hanno tenuto una conferenza stampa davanti al ministero di Grazia e Giustizia con tanto di ombrelli in testa per denunciare in «modo ironico – fanno sapere – la “caduta” dei lacrimogeni e la gravità dei fatti del 14 novembre messi in atto dalle forze dell’ordine». Studenti e insegnanti del Coordinamento scuole romane si sono dati appuntamento, alle 9 di sabato, davanti alla metro Piramide. E annunciano: «Sabato vogliamo arrivare di nuovo al centro con il corteo sotto i palazzi del potere – hanno ribadito gli studenti – Non vogliamo fare scontri, non cadremo in provocazioni della Questura ma non accetteremo eventuali blocchi». Non è escluso che una parte degli universitari muoverà in corteo da piazzale Aldo Moro, ed è previsto anche un sit-in (dalle 9 alle 14) davanti al ministero dell’Istruzione in viale Trastevere.

Deviazioni. Numerose, oltre 60, le linee bus e tram che subiranno deviazioni e limitazioni (chiusa al traffico piazza Santi Apostoli): dal centro storico fino a Ponte Milvio. Deviate o limitate le corse dei bus C2, 30, 32, 48, 89, 69, 186, 188, 200, 220, 232, 233, 224, 271, 280, 301, 446, 495, 628 e 911. Chiuse al traffico piazza Mazzini e piazzale Ponte Milvio: saranno rimossi tutti i veicoli in sosta e dei contenitori dei rifiuti. Senza considerare i mini-cortei che potrebbero muoversi, in direzione Piramide, dalle scuole occupate che si uniranno allo spezzone formato da studenti e professori. Resta ancora alto, infatti, il numero degli istituti superiori in mano ai ragazzi: superata quota 30.

Dopo il giro di incontri e trattative con gli organizzatori il prefetto Giuseppe Pecoraro ha ribadito: ”Sì agli scudi di gomma, mettersi il casco è un reato, si chiama travisamento a rischio denuncia”. L’appuntamento per gli studenti medi e universitari è alle 9 da Piramide; il raggruppamento dei Cobas partirà alla stessa ora da piazza della Repubblica. Due i sit-in in programma, uno a largo Bernardino da Feltre, l’altro alle 14,30 a piazza Vittorio. Il pomeriggio invece sfileranno gli ultradestri di Casa Pound alle 16 da piazza Mazzini. Una città traumatizzata, che si prepara a un’altra giornata difficile.

Meno guai a Casapound. Meno guai, paradossalmente, sono previsti per la manifestazione di Casapound: gli ultradestri (un migliaio di persone secondo le stime della questura) hanno cambiato itinerario e partiranno alle 16 da piazza Mazzini per arrivare a Ponte Milvio, un percorso “protetto” lungo il quale è molto difficile organizzare assalti o azioni di disturbo. Il presidio antifascista dell’Esquilino inizierà proprio quando la sede del movimento di estrema destra sarà vuota e anche in questo caso non dovrebbero esserci disordini. Il presidente della comunità ebraica, Riccardo Pacifici, ha chiesto di revocare l’autorizzazione ma, secondo il prefetto, mancano i presupposti legali e quelli di  ordine pubblico.

Sit-in Cgil. Al calendario della giornata si aggiungono i sit-in della Cgil a piazza Farnese contro la legge di stabilità e la protesta “statica” di via Bernardino da Feltre davanti al Ministero dell’università e ricerca.
”Ci sarà la massima attenzione per evitare che i cortei possano creare problemi di traffico o ordine pubblico” assicura il sindaco Gianni Alemanno.

Diego Cimara

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