Rubrica del calcio: Orizzonti di Milan
Incisivo Balotelli, Milan a -3 dalla zona Champions

balotelliA volte il destino regala risvolti sorprendenti, Mario Balotelli avrebbe dovuto cominciare dalla panchina il match contro l’Udinese, ma l’infortunio di Pazzini nel consueto riscaldamento pre-gara lo lancia come per magia dal 1’minuto. Morale della favola Super Mario al 25′ del primo tempo gira di sinistro il cross dal fondo di El Shaarawy e suggella il matrimonio con l’amato Milan come meglio non poteva.

L’esordio (non previsto) dall’inizio di Balotelli coincide con la miglior uscita stagionale dei rossoneri almeno per quel riguarda la prima frazione di gioco. Un Milan così messo bene in campo, così dominante fisicamente, così dinamico non lo si era mai visto quest’anno. Niang dispone della fascia destra a suo piacimento, crea superiorità numerica con irrisoria facilità e i suoi recuperi in difesa esaltano i pochi tifosi rossoneri assiepati in tribuna. Stesso discorso per El Sharaawy, che però a differenza del francesino mette sul campo più tecnica e meno forza fisica. Flamini, rispolverato da Allegri negli ultimi incontri, è l’uomo ovunque, partecipando alle tre fasi di gioco (attacco, difesa e centrocampo) con grande abnegazione e atletismo. La regia di Montolivo è brillante ed incisiva. Per la prima volta anche il pacchetto arretrato non va in confusione: Abate e Costant sono padroni delle fasce, mentre Zapata e Bonera non commettono sbavature.

el shaarawy balotelliPurtroppo quanto di buono fatto nel primo tempo non viene bissato nel secondo. Ritmi così frenetici sarebbero insostenibili per qualsiasi squadra. L’inusuale intensità è costata al Milan un forte dispendio fisico, e l’Udinese del navigato timoniere Guidolin ne ha subito saputo approfittare con Pinzi, che al 10′ fredda Amelia con la complicità della retroguardia rossonera. A questo punto il Milan prova a riguadagnare campo, distendendosi in avanti con strappi violenti e decisi. La vittoria finale, che catapulta il diavolo a tre punti dalla Lazio, arriva all’ultimo secondo su un calcio di rigore regalato dall’ arbitro Valeri. Dagli undici metri Balotelli è irresistibile e le pennellate del destino, iniziate ben prima del fischio iniziale (Pazzini incredibilmente out), sulla tela del San Siro diventano finalmente intellegibili: che Super Mario dovesse essere subito decisivo era semplicemente scritto.

Paolo Florio

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