Rubrica del calcio: Orizzonti di Milan
Pato salva il Milan, rossoneri in bagarre champions

L’incantesimo di domenica scorsa contro il Chievo (5-1 e tutti felici e contenti) sembra già essere svanito. Il Milan pareggia in casa a San Siro con i spagnoli del Malaga e mostra, cosa per altro ampiamente pronosticabile, di essere ancora malato. La partita di ieri sera mostra quanto la strada verso una completa guarigione sia perigliosa e ricca di incertezze. I rossoneri formato Champions dovevano vincere per mettere in cascina tre punti importanti in ottica qualificazione e invece rimangono sospesi in un limbo dalle sembianze dantesche.

Ora l’accesso agli ottavi passa dalla trasferta con l’Anderlecht, terzo con un punto di ritardo dai rossoneri e dall’incontro casalingo con lo Zenit. Un punto, quello milanista, che fa classifica e che permette di tenere a bada la rimonta belga. La nota più positiva arriva da Alexandre Pato, autore della capocciata del pareggio alla mezz’ora della ripresa, ma fino al goal protagonista della solita partita irritante, avulso dalla manovra e in costante ritardo nella giocata.

Il miglior Milan è quello della parte centrale della prima frazione di gioco, Bojan per venti minuti torna ad essere il campioncino ammirato a Barcellona. Il canterano dialoga bene con Emanuelson, il tulipano è finalmente sbocciato e al 20′ sfiora il goal su punizione, ma non trova in Pato ed El Shaarawy la giusta assistenza. Il Malaga ha controllato senza troppi patemi il Milan per siglare poi il vantaggio alla prima vera azione offensiva. Il goal spagnolo (40′) fotografa con spietatezza la confusione tattica che affligge ancora il diavolo: Isco taglia in due la linea difensiva e serve Eliseu, lasciato libero nel taglio da Costant e Bonera, che di piatto beffa Abbiati. A salvare la baracca arriva il goal di Pato (28′), la cui latitanza sul rettangolo di gioco obbligava il Milan a giocare a conti fatti con un uomo in meno. Il Milan, dopo il pari, si proietta in avanti con rovesci improvvisi fino ai limiti dell’area spagnola, bloccandosi però sul più bello, quando la sfera va calciata in porta senza troppi indugi.

I rossoneri archiviano il turno di Champions League facendo tesoro delle cose positive viste in campo. Il 4-2-3-1 si conferma il modulo più adatto per gli uomini a disposizione. Costant sulla sinistra sta migliorando, mentre in zona goal si è rivisto Pato, quella del rossonero è la rinascita più attesa, il destino del Milan è legato a doppio filo al suo pieno recupero. Appare ancora un corpo estraneo, invece, De Jong, l’olandese non riesce ad imbroccarne una neanche per sbaglio. Adesso il Milan è atteso a un trittico di fuoco composto da Fiorentina, Napoli e Juventus. Il baratro è sempre lì ad un passo, ma il diavolo rossonero ha la scorza dura e il prestigio di questi incontri potrebbe risvegliare valori sopiti ma non dimenticati.

Paolo Florio

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