Sanremo: “il festival rosso della canzone italiana”
Il caso politico e la paura di Berlusconi: spostatelo
Fazio: “Sanremo va spostato? Dove?”

Fazio-Littizzetto_sanremoPaura politica. Il festival di Sanremo che andrà in onda proprio quando ci sarà l’incontro tra i leader, diventa un caso politico. “Benvenuti al festival rosso della canzone italiana, in diretta da Sanremo, per cinque giorni e con tutta la potenza della corazzata Rai, televisione di Stato”, ha scritto Salvatore Tramontano sul Giornale. Offrendo la sponda a Berlusconi che nel pomeriggio è andato a cercare la sua lite quotidiana: ora anche contro la Rai, colpevole a suo dire di non aver rimandato la kermesse a dopo le elezioni. Vero è che tra gli ospiti che si avvicenderanno sul palco dell’Ariston, non sono pochi quelli che non nutrono una spiccata simpatia per Silvio Berlusconi.  Serena Dandini, Neri Marcorè, Claudio Bisio, Nicola Piovani, forse persino Maurizio Crozza: gli ospiti dell’Agenda Fazio sono tutti poco berlusconiani.

“Il Festival di Sanremo si aggiunge alla par condicio e complica la possibilità di comunicare. La par condicio è la legge più assurda che si poteva immaginare e che vige solo nel nostro sistema. Anche il più piccolo partito ha lo stesso spazio in tv del grberlusconiande. Sanremo andava assolutamente spostato ed è incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni”. Lo afferma Silvio Berlusconi, in un’intervista alla web tv del quotidiano Il Messaggero. “Berlusconi ha detto che Sanremo andava spostato: ma dove? Aspettiamo proposte!”: così Fabio Fazio con un tweet replica a Silvio Berlusconi.

A rendere le cose più facili, si aggiungono anche le altre reti che hanno scelto di farsi da parte piallando i propri palinsesti. La7, ha cancellato Santoro, la Bignardi e lo stesso Crozza, Raitre ha spostato Ballarò. Insomma, aggiunge Maurizio Caverzan, sempre sul Giornale dei Berlusconi: “Fate largo signori, il carrozzone ex-nazionalpopolare rivisitato in salsa politicamente corretta va a cominciare“. E Silvio Berlusconi, da sempre malverso alla par condicio e inviso ai nuovi vertici Rai, ha giocato la sua carta di vittima di una tv di Stato faziosa. La verità è che dietro la presa di posizione di Berlusconi ci sarebbe la messa in onda in prima serata su Rai2 della conferenza stampa riservata ai capi lista che, in base al sorteggio effettuato dalla Crozzacommissione di Vigilanza Rai, a lui, Bersani e Monti toccherà, come da regolamento, tra martedì 12 e giovedì 14 febbraio, nelle serate, cioè, in cui su Rai1 sarà in onda il Festival.

Contemporaneamente alla sfida tra cantanti, su Rai 2, in base al sorteggio effettuato, andranno in onda proprio le conferenze stampa di 40 minuti circa dei capi lista. Il primo a parlare sul piccolo schermo sarà il Professore (martedì alle 22,20), mercoledì sono previsti gli spazi per il Pd (alle 21.40) e per il Pdl (alle 22.20), mentre giovedì andrà in onda la lista Con Monti per l’Italia. Tre leader contro Sanremo: è la singolare sfida che si prepara in tv. A quanto si apprende, in base al sorteggio effettuato dalla commissione di Vigilanza Rai, a Berlusconi, Bersani e Monti sono toccate le conferenze stampa dei capi lista in prima serata su Rai2 tra martedì 12 e giovedì 14 febbraio, mentre su Rai1 sarà in onda il festival.

Diego Cimara

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