Simone Weil, il concerto poetico di Iaria Drago
Un ritiro spirituale fatto di sonorità elettroniche

ilaria drago Simone WeilSimone Weil è figura complessa e poco teatralizzata-teatralizzabile, ma il “concerto poetico” proposto da Ilaria Drago, a cui ho assistito lo scorso 23 febbraio allo SpazioMat di Sezze in provincia di Latina, mi ha convinto di quanto potessi sbagliarmi. Conoscere Simone Weil, filosofa-operaia e non per ultimo mistica-realista, è una esperienza che potrebbe coinvolgere l’attenzione per anni, forse per sempre.

Una figura che riesce con il dubbio, il ragionamento e la passione a spostare le convinzioni persino degli animi più granitici, basti pensare alle aspre critiche al sistema della Chiesa, rea secondo la Weil di aver perduto il nocciolo della sua missione terrena. La rappresentazione solistica di Ilaria Drago, fiorentina di nascita, classe 1969, tra gli interpreti teatrali e parateatrali più interessanti ed originali del panorama nazionale, si basa sulla recitazione-incarnazione di una lettera della Weil inviata a padre Perrin, suo padre spirituale.

La Drago sembra calarsi in un ritiro spirituale, innestato di sonorità elettroniche dietro una console fredda e distaccata, come fosse un altare o un patibolo, quasi a voler simboleggiare l’ultimo muto grido della filosofa francese, alle soglie della morte, avvenuta per malattia, nel 1943. Ilaria Drago-Simone Simone WeilWeil richiama il coraggio di Giovanna d’Arco, la forza di Pietro Gori, la passione scientifica per la Verità, ricercata per tutta la sua esistenza,Verità, finanche al cospetto del Mistero della Fede, la stessa che deve aver pervaso Gioacchino da Fiore e Giordano Bruno. La dinamica del concerto si frastaglia fra calda confessione, ricordi infantili, annullamento corporeo, focosa protesta contro ogni guerra, la corruzione della Chiesa, il sistema bancario, quasi profetizzato a disfatta del Genere Umano, tanto vicino alla Weil quanto alla voce, “mutante” della Drago, capace di calarsi con occhi e voce distorti, al ritmo emozionale del tempo della discordia.

Il concerto poetico è grido di dolore e la speranza che ne propaga e flebile come la vena di un moribondo. Alto il livello poetico, tra Emily Dickinson e Teresa d’Avila, ma con un fervore, politicamente rosseggiante. La musica di Marco Guidi infine, che accompagna e intarsia lo spettacolo è frutto di un’attenta ricerca che ha toccato note diverse dello stesso grido: i canti degli operai in fabbrica, i gregoriani, le nenie degli ebrei deportati, i bombardamenti e i massacri bellici. Un piccolo spettacolo-evento, che tocca le viscere e accarezza il cuore, con dita di ghiaccio: le stesse della coscienza del Novecento.

Simone Weil – concerto poetico di e con Ilaria Drago
musiche e sonorizzazioni: Marco Guidi
voce live electronics: Ilaria Drago
testi ed elaborazione poetica: Ilaria Drago
luci: Marco Guidi

prossimi passaggi:
PALERMO domenica 17 e lunedì 18 Teatro delle Balate, via delle Balate
SPIGNO SATURNIA (LT) sabato 23 ore 21.00 – Teatro di Limosa
(Per informazioni e prenotazioni:info@ilariadrago.it)

Ignazio Gori

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