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Monti-Bis sì o no, politici e elettori a confronto
Montezemolo: dare consenso elettorale al percorso iniziato da Monti

L’ostacolo maggiore sulla strada di un Monti bis è che il premier non ha una maggioranza politica. Va creata perché non bastano i tifosi del presidente del Consiglio all’interno del Pd o – men che meno – quelli del Pdl. E non basta nemmeno l’Udc, lo sponsor principale dell’operazione Monti l’anno scorso. Chi tifa prof sa che la prima cosa di cui c’è bisogno per riportarlo a palazzo Chigi nel 2013 è una base che nasca dalla “società civile”. E’ questo l’intento dell’incontro promosso al Teatro De Paolis, sulla Tiburtina a Roma, da Luca Cordero di Montezemolo, il ministro Andrea Riccardi, Andrea Olivero delle Acli, il presidente della provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. “Verso la terza Repubblica”, recita il manifesto promosso da una settantina di personalità e firmato da quasi settemila persone, tra professionisti e rappresentanti di associazioni. Continua a leggere

Dall’Idv a Grillo, da Berlusconi a Casini:
questo è il quadro politico italiano

L’EDITORIALE DI DIEGO CIMARA. L’Idv è sempre più nella bufera. E sulla graticola, specie dopo la trasmissione Report di domenica scorsa, è finito Antonio Di Pietro. A sparare a zero, oggi, è ancora una volta il capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi. “L’Idv negli anni in cui è esistita non ha fatto antipolitica – dice ai microfoni di TgCom24 – Il Di Pietro di oggi decide di tradire la sua storia, con un declino simile a quello di Berlusconi, cambiando idea dalla sera alla mattina, senza rendersi conto che quanto potevano dare alla politica lo hanno già dato”. Continua a leggere

Berlusconi e il gesto d’amore per l’Italia
Ecco i candidati alle primarie

L’ex premier si toglie di scena e fa un passo indietro. Tra il pressing del segretario del Pdl Angelino Alfano e l’incontro serale di martedì con l’attuale premier Mario Monti, Silvio Berlusconi non si ricandida e lancia le primarie del suo partito per il 16 dicembre. «Per amore dell’Italia – dichiara in un comunicato – si possono fare pazzie e cose sagge». Lo stesso amore con il quale, dice, era entrato in politica diciotto anni fa, ora lo ha portato a ritirarsi e dar spazio ai giovani. Continua a leggere