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Rincari: italiani, tutti a piedi! E se ci tassassero anche le sneakers?

Spostarsi diventa sempre più un lusso. Per andare al lavoro o per fare commissioni come si fa?

La macchina non si può più prendere tra rincari di bolli e assicurazioni. Ma soprattutto il continuo aumento della benzina non aiuta di sicuro. Ora, hanno trovato la scusa del terremoto in Emilia per aumentare di nuovo l’oro nero, altrimenti come si potevano giustificare? Aumentano le accise, quindi, di 2 centesimi a partire da ora. Prima, lo scorso dicembre, c’era il decreto “Salva Italia” che ha fatto aumentare le accise di 82 cent, adesso c’è il decreto “Terremoto”.

Allora, il povero lavoratore che la mattina si alza alle 6 per andare al lavoro, lascia al parcheggio sotto casa la macchina e si dirige verso la fermata dell’autobus più vicina. Tasto dolente. A Roma sono aumentate anche le tariffe Atac, e di tanto. E non si possono sfasciare i valida tori dei titoli di viaggio come hanno fatto questa mattina alla stazione metro di Rebibbia. Con la bicicletta, neanche se ne parla, si rischia la vita in una metropoli dove le piste ciclabili sono rare e mal progettate. Più che un effetto domino, si rischierebbe un effetto bowling con gli autisti che buttano giù i ciclisti-birilli.

Stanco, stressato e poco propenso, al lavoratore non resta che infilarsi un paio di scarpe comode e andare a piedi. Sperando che non ci tassino pure quelli. Chi lo sa, magari il governo ci invierà per posta dei contapassi economici (per risparmiare, s’intende) in modo da inserire delle tasse in base ai passi che si fanno al giorno. Magari scaglionando le imposte secondo i passi o secondo lo  spazio che il piede occupa sul suolo pubblico. Così rimarremo immobili, dentro casa, fermi come l’economia del nostro stesso paese.

Sara Stefanini

Premiati 10 dipendenti modello Atac, ma quando premiano i cittadini pazienti?

Il premio è stato consegnato dal sindaco Gianni Alemanno insieme all’assessore per la Mobilità Antonello Aurigemma e l’amministrat0re delegato dell’Atac Carlo Tosti.

Dieci sono stati i dipendenti: gli autisti Claudio Tatananni, Franco Colangeli, Giovanni Pagnano, Giuliano Di Rado, Fabio Rota Basoni, , l’impiegata Francesca Inglese, il capolinea Luigi Calderari, l’operatore Nunzio Petroni e gli operai Daniele Pozzoni e Carlo Amantini. Il premio? Una settimana pagata in un hotel di Roccaraso o 15 giorni nello stabilimento Dopo Lavoro di Atac a Ostia.

Tra le azioni di elogio c’è il salvataggio di un’anziana signora colta da un malore, du una donna dal suicidio, la difesa di madre e figlia da un’aggressione razzista. Non è un evento di facciata, spiega il presidente di Atac Francesco Carbonetti, ma un gesto significativo di trasparenza per una sempre più viva meritocrazia.

Nulla da obiettare ai dieci vincitori che hanno senza dubbio compiuto gesta onerose. Ma quando premieranno la pazienza, l’impegno dei pendolari e le condizioni in cui viaggiano i cittadini ogni giorno? Basterebbe venissero premiati anche solo con l’efficienza, che dovrebbe, tra l’altro, essere prerogativa principale di una società per azioni di trasporti che si rispetti. Soprattutto in una città metropolitana come Roma.

Sara Stefanini

Atac: da venerdì scatta l’aumento. Rimangono poche le agevolazioni per i giovani

Dal 25 maggio, si acquisteranno i biglietti a 1,50€ ma fino al 31 luglio è possibile viaggiare con i vecchi ticket.

Il costo dei biglietti aumenta e, a mò di contentino, aumentano anche i minuti a disposizione per l’utilizzo: da 75 a 100 minuti. Che conquista. Per chi ha da parte molti bit, dal 1 luglio al 31 ottobre, sarà possibile cambiare i ticket con quelli nuovi pagando la differenza.

Un’altra novità riguarda gli abbonamenti mensili. Si dividono in personali ed impersonali. Il mensile “personale” costa 35€ ed è nominativo, mentre quello “impersonale” costa 46€ e può essere utilizzato alternativamente da persone diverse. “Ideale” per familiari o gruppi di amici che prendono “alternativamente” i mezzi. Si ricorda che non esistono agevolazioni per giovani o over65 sull’abbonamento mensile. Un lieve aiuto è indirizzato ai disoccupati residenti a Roma, iscritti alle liste di collocamento da oltre 2 anni, e con un reddito ISEE inferiore a 20mila euro.

L’abbonamento annuale consta di diverse distinzioni. Quello ordinario (250€) è a titolo personale ed è valido per 365 giorni dal momento della convalida. Per i giovani la situazione è complicata. Si ha diritto ad una riduzione “a scaglioni”. E’ disponibile per i giovani fino a 20 anni e per gli studenti fino a 26 anni residenti a Roma o non residenti ma con borse di studio o esenzione dalle tasse universitarie. Ma non è finita qui. Le prerogative precendenti non bastano se non si ha un reddito inferiore a 20.000,00€. Con un reddito fino a 10mila, l’annuale costerà 130 euro, fino a 15mila, costerà 140€ e l’ultimo scaglione fino a 20mila euro permetterà di acquistare l’abbonamento a 150€. Chi ha un reddito superiore, anche se ha tra gli 0 ed i 26 anni, pagherà 250 euro. Però, un bambino fino a 10 anni se accompagnato da un adulto, viaggia gratis. Per gli over65, la questione del reddito a scaglioni è la stessa. L’annuale lo pagheranno tra i 150 ed i 130 euro. Ci si aspettava di meglio, ma non ci sono state molte rivolte o risposte su questo argomento. Ci si aspetta un servizio migliore, adesso che l’Atac ha aumentato i prezzi. Ma osservando lo snodo della metro alla stazione Termini si può capire tanto su quello che sarà il futuro. Stanno mettendo pannelli costosi e nuovi di zecca sopra mura marce e luride, come se stessero tappando il lerciume metropolitano con pareti “spaziali”.
Per qualsiasi altra informazione consultare questo utile documento fornito dall’Atac.

Sara Stefanini