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Irebus, la nuova band dal rock graffiante e impegnato

Con la sua voce graffiante e quel rock un po’ trasandato ma carico di significato Nicola Di Mieri con il suo gruppo Irebus ha tutta l’aria di mettercela tutta per sfondare. Il 29 giugno è uscito “Sciatti dei”, il secondo singolo del cd “Eco di un ricordo” con tanto di video, scaricabile su iTunes e in tutti i digital store. L’EP completo, uscirà invece alla fine di luglio e sarà anche in versione cd.

Questi giovani ragazzi non perdono tempo, infatti solo l’anno scorso avevano pubblicato il loro primo singolo “Non torna più”. Curiose iniziative coinvolgono il pubblico, dove i primi fan cominciano a farsi sentire.b In occasione dell’uscita del nuovo video clip, infatti, 5 persone avranno la possibilità di aggiudicarsi una copia del nuovo EP e del primo singolo “Non torna più”. Come? Semplice! Basterà avere occhi attenti ed individuare l’oggetto nascosto nella visione del video “Sciatti dei”. I primi 5 fortunati che riusciranno ad individuarlo, dovranno mandare una mail con scritto il nome dell’oggetto. In caso di vincita, a fine Luglio il premio verrà spedito direttamente a casa. (Per partecipare basta andare su http://www.facebook.com/irebus2010) dove ci sono tutte le info). Ma le curiosità su questa nuova band non mancano. Ed è per questo che in esclusiva Kaleidoscopia ha intervistato Nicola Di Mieri, per voi.

Quand’è nato il vostro gruppo e perché vi chiamate IREBUS?
«Gli IREBUS, gruppo dal genere pop/rock, formato da: NICOLA DI MIERI voce e chitarra, LUCA e VINCENZO CULTRERA chitarre, GIAMMARCO FORESTA basso e GERARDO SIANO batteria nasce nel Luglio del 2010 ad Agropoli (SA). Il nome è stato proposto da me a seguito della realizzazione casuale di un rebus formato da tre oggetti in compagnia di un mio amico. Il rebus si basava sulla disposizione di: pick-up, un boomerang, ed un’icona religiosa raffigurante la Madonna. Ci venne spontaneo attribuirgli il significato: “Madonna mia, fai ritornare la buona musica!”. In seguito, con l’approvazione di tutto il gruppo, il nome IREBUS divenne ufficiale».

In un momento dove la società è in crisi ed i nuovi talenti non emergono poiché appiattiti dai talent show, come vi state muovendo? Quali sono stati i vostri primi passi?
«Fin dagli esordi, il nostro lavoro è tutto autoprodotto. Riusciamo a farci conoscere grazie ai live che facciamo e alla rete, che è una vetrina che offre visibilità e opportunità a chi vuole far conoscere la propria musica. In quest’ultimo periodo ci sono arrivate proposte da parte di varie etichette indipendenti, che ci chiedevano di collaborare, ma momentaneamente preferiamo continuare a muoverci in questo modo, in futuro si vedrà».

Cosa vi sentite di consigliare ad un gruppo o un solista che ha intenzione di intraprendere la carriera musicale?
«Il modo in cui abbiamo deciso di intraprendere questo percorso artistico è stato anche una scommessa, dal momento in cui lavorare da soli rende tutto più complicato, ma nonostante questo, fino ad ora abbiamo avuto numerosi risultati, resi ancora più soddisfacenti dal fatto, appunto, di esserci arrivati da soli.
Non sappiamo se questa sia una giusta decisione, con noi ha funzionato, crediamo che il successo dipenda da molti fattori. L’unico consiglio che possiamo dare è quello di essere se stessi e di non lasciarsi trascinare da quello che è il mondo discografico attuale, che in alcuni casi, impone all’artista di non produrre la propria musica, bensì produrre ciò che porta più guadagno».

Quali sono i vostri progetti futuri? E’ in programma un tour estivo?
«A fine luglio inizi di agosto, uscirà il nuovo EP “Eco di un ricordo”, quindi vogliamo fare in modo che momentaneamente il pubblico possa goderne. Più avanti si parlerà di progetti futuri. Per quanto riguarda il tour estivo, da fine Luglio alla metà di Settembre, faremo solo qualche data nel sud Italia, probabilmente da novembre toccheremo anche altre regioni, arrivando fino al nord per promuovere il nuovo EP».

Grazie a Nicola Di Mieri e agli altri ragazzi. Chissà se un giorno potranno investire sulla rete e realizzare un concerto online. Nel frattempo, li teniamo d’occhio e vi teniamo aggiornati.

Sara Stefanini