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Parigi, città d’arte romantica

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Nel lontano 1888, un illustre filosofo e poeta, Friedrich Nietzsche, in Ecce Homo scrisse: «Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi».

Parigi, la città degli ideali “liberté, égalité et fraternité”, la città del romanticismo e dell’amore, la città dell’arte e del can-can. Come si può fare a meno di innamorarsi di questa città europea? Visitandola mi sono accorta che è come una piccola Roma. I loro abitanti si aggirano intorno ai 2 milioni e mezzo, sono attraversate da un importante fiume, rispettivamente la Senna ed il Tevere che a loro volta ospitano una piccola isola, più precisamente Parigi ne ha due. La Senna ha l’Île de la Cité e l’Île Saint Louis ed il Tevere l’isola Tiberina e, tra l’altro, entrambe accolgono un ospedale. Hanno entrambe due aeroporti.

Champs Elisées, Parigi

Solitamente chi visita Parigi, è un appassionato della cultura artistica dato che ci sono due, ma non unici, importanti musei: il Louvre e l’Orsay, ex stazione ferroviaria. Già vi dico che a me non è bastata una giornata per vedere il Louvre. Solitamente sono una persona che si gusta ogni opera, e quel giorno, purtroppo, ho dovuto fare una necessaria carrellata veloce di tutto perché non c’era tempo. Ma ne vale la pena, tanto quanto l’altro museo dove ci sono soprattutto opere dell’impressionismo di Monet, Degas, Renoir e altri.
Questa città è collegata benissimo. Ben 14 linee metro, 4 Rer e inifiniti autobus. In poche parole, vi conviene fare l’abbonamento “Paris-visite” se restate tra i 3 e i 5 giorni. Tra le attrazioni d’obbligo ci sono: Nôtre Dame, Sacre Coeur, Tour Eiffel, Arc de triomphe, Champs Elysées, Louvre, Orsay e Moulin Rouge. Se poi, proprio non volete farvi mancare niente, allora aggiungete ai vostri piani l’Opera, Montmartre e la Gallerie Lafayette che non è un centro culturale ma commerciale.
Io sono stata 5 giorni e sono solita pianificare, giorno dopo giorno, quello che devo vedere o fare. Devo dire che sono riuscita a vedere tutte le attrazioni obbligatorie con tanto di stadio Ville Des Princes. Non mi sono fatta mancare neanche Disneyland e, ovviamente, Versailles la reggia ufficiale dei re di Francia. Il primo giorno, appena arrivata, sono andata subito a vedere il Moulin Rouge, Nôtre Dame e dintorni e per essere accolta come si deve in questa città, sono andata sulla Tour Eiffel e fatto una passeggiata al Trocadero. Vi consiglio di salire alle torri di Nôtre Dame perchè ne vale veramente la pena e altra cosa, salite fino all’ultimo piano della Tour Eiffel ma vedetela di giorno, così vi gustate il panorama. E, di sera, alle 9 circa, vedetela brillare e luccicare in tutta la sua maestosità!

Giardini di Versailles
Il 2° giorno l’ho dedicato interamente a Disneyland. Ci si arriva in una mezz’oretta con la Rer, sarebbe come il nostro treno regionale, molto efficiente. Il giorno seguente sono partita all’insegna di Versailles, luogo che da sempre mi affascina. Di domenica ci sono anche gli spettacoli, un mix tra musica classica e spettacoli acquatici. E’ stato veramente suggestivo passeggiare per i giardini accompagnata da musica di quel tempo! Tornata a Parigi, sono andata a visitare l’arco di trionfo ed i campi elisi. Il 4° giorno l’ho dedicato quasi interamente al Louvre, perché sono, come avrete capito, una cultrice dell’arte. Vedere dal vivo quadri e sculture che da sempre avevo studiato è stato emozionante. Come ancora più emozionante per me è stato il museo d’Orsay che ho visitato l’indomani, insieme allo stadio, prima di partire in quel di Roma.
Ricordate, perché non tutti lo possono sapere, che se avete meno di 24 anni, potete usufruire delle agevolazioni del trattato di Schengen, sia per i musei che per i trasporti! Informatevi! Buon viaggio!!!

Sara Stefanini