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“Indro Montanelli. Un giornalista libero e controcorrente” di Francesco Curridori

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“Indro montanelli è stato senza dubbio il giornalista che ha saputo, meglio di chiunque altro, raccontare la storia del Novecento nel nostro paese. È stato l’alfiere della libertà di stampa e dell’autonomia del potere”, scrive l’autore che, pubblicando la sua tesi di laurea in Scienze della Comunicazione alla Lumsa, ha voluto così rendere omaggio al giornalista controcorrente per antonomasia. Francesco Curridori, redattore freelance, ha scelto proprio il toscano giornalista perché, a suo parere, calza perfettamente con il classico modello di giornalista al quale tutti i giovani apprendisti si ispirano.

Agli albori della sua amata professione, Montanelli si dimostrò anarchico e anticonformista. Dapprima fascista e poi frondista finì per essere antifascista. Si è sempre considerato un uomo di Destra, ritenuto non solo uno spazio politico ma, come giustamente scrive Curridori, una condotta morale. Indro Montanelli ha cambiato spesso pensiero nella sua vita lunga quasi un secolo, non per questioni politiche, bensì per seguire la sua personalità così perentoria e carismatica. Non voleva per nessun motivo assoggettarsi al potere e la sua unica prerogativa era quella di rimanere indipendente per perseguire ciò che lui stesso definiva: “il dovere dell’onestà, della sincerità, della responsabilità”. Su questo proposito l’autore del saggio, tenta di capire come un giornalista possa sempre rimanere fedele ai propri lettori pur cambiando le proprie convinzioni politiche. A sostenere questa tesi, Curridori evidenzia la sentenza che Montanelli espresse in Soltanto un giornalista: “L’unico padrone del giornalista è il lettore”.

Scrisse per molti quotidiani quali il Popolo d’Italia, il Tempo, il Secolo ma il suo cuore giornalistico era da sempre diretto a via Solferino, sede del Corriere della Sera. Fondò il Giornale e dopo le dimissioni indotte dall’editore Silvio Berlusconi, ideò La Voce che ebbe breve vita. Gambizzato dai brigatisti, espulso dall’Ordine, criticato sia a destra che a sinistra, cacciato da direttori ed editori, il cronista controcorrente non si perse mai d’animo.

Il libro è impreziosito dall’intervista a Paolo Liguori, direttore del Tgcom. Certificazione vivente di una testimonianza diretta della conoscenza del giornalista di Fucecchio che conobbe come attento e acuto direttore de il Giornale. Francesco Curridori attraverso le tappe della vita e le avventure di Indro Montanelli, descrive più di un secolo della storia italiana, con la sua politica, i suoi pregi ed i suoi difetti.

Il suo estro indipendente fu scomodo ed ingombrante per molte figure italiane e magari qualche lettore non lo osannava, ma è stato senza dubbio il giornalista italiano per eccellenza nel suo secolo, il Novecento.

Sara Stefanini