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Terremoto in Emilia: 7 morti e più di 4mila sfollati

Domani il Consiglio dei Ministri si riunirà per stabilire lo stato di emergenza in Emilia. Il premier Mario Monti anticipa di un giorno la partenza da Chicago dove era per il vertice Nato. E’ partito ieri sera per essere presente anche al funerale della sedicenne, Melissa Bassi, morta dopo l’attentato a Brindisi.

Una cinquantina i feriti e, fortunatamente, nessun disperso. Tempestive sono state le risposte della Protezione Civile mentre la terra continuava a tremare. Nelle ultime 24 ore, ci sono state più di 100 scosse, anche se di gravità minore. Oltretutto, a rendere difficili le operazioni di soccorso c’è anche il maltempo. Chiede aiuto il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli: «i centri di accoglienza sono già colmi e durante la giornata gli sfollati aumenteranno. So che la macchina organizzativa sta partendo, ma intanto qui scarseggiano le derrate alimentari».

E c’è chi, stanotte ha preferito dormire in macchina piuttosto che nei centri d’accoglienza perchè, si dice, mancano le strutture e molti hanno dovuto dormire seduti su una sedia. Intanto i 4.500 sfollati sono divisi in ben sei centri di accoglienza.

Mentre Finale Emilia è stata la zona più colpita, Sant’Agostino ha avuto il maggior numero di vittime. Numerosi i monumenti rimasti colpiti tra cui il Duomo di San Felice sul Panaro a Modena, il Municipio di Sant’Agostino a Ferrara, la Torre dell’Orologio a Finale Emilia diventato ormai il simbolo del terremoto, il Castello di San Felice a Modena.

Sara Stefanini

Terremoto in Emilia, scossa di magnitudo 5.9

5 i morti nel ferrarese e uno nel bolognese,  una cinquantina i feriti, notevoli i danni a monumenti ed edifici

Avvenuto a 6 km di profondità, il terremoto ha svegliato tutti in diverse regioni del Nord Italia alle 4.04 della mattina del 20 maggio. L’epicentro è a San felice sul Panaro nel modenese a 36 km a nord di Bologna e l’ipocentro è avvenuto a quasi 6 km di profondità. La scossa è stata sentita fortemente a Milano, Verona e le pareti hanno scricchiolato anche a Venezia. Avvertita anche in Toscana, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. In Lombardia, già si chiede lo stato d’emergenza. A Mirandola, nel modenese, ci sono più di 700 sfollati.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato 5.9 di magnitudo della scala Richter, la stessa intensità del terremoto avvenuto il 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Non si ferma la terra e fa danni anche a edifici e monumenti di epoca antica, il patrimonio culturale del nord d’Italia è a rischio ma già si stanno inviando apposite squadre per verificare lo stato effettivo delle strutture. La prima scossa è stata seguita da altre due, una alle 5.35 di magnitudo 3.3 e l’altra alle 5.44 di magnitudo 2.9.

Tra i comuni più vicini all’epicentro: Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Magnacavallo, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide e Villa Poma, quelli rovigotti di Vergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Melara, Camposanto, Medolla, Mirandola, San felice sul Panaro, Crevalcore, Pieve di Cento, Cento e Sant’Agostino.

E nel mondo già si parla del tragico evento. Dal Guardian al Die Welt, dalla Cnn alla Bbc, da El Mundo al Usa Today, tutti uniti per «Un sisma di 5,9 gradi scuote l’Italia e causa almeno sei morti» osservando come «gli italiani, con questa tragedia, hanno rivissuto il terremoto d’Abruzzo».

Ma non finisce qui. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha dichiarato: «A grandi scosse, poi ne seguono altre. Non necessariamente questa è la scossa più grande che ci sarà. Bisogna essere cauti. Sui terremoti non si fanno previsioni e non si approccia il problema con superficialità e impropria rassicurazione». Intanto, l’attività didattica nelle scuole verrà sospesa lunedì nei comuni più colpiti. I trasporti, comunica Trenitalia stanno riprendendo e dalle 7.45 le principali linee ferroviarie sono attive. Resta ancora ferma la linea Bologna-Poggio Rusco, prevista la normale circolazione nel pomeriggio.

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Sara Stefanini