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Jukebox all’Idroscalo, Marco de Annuntiis racconta il suo dissacrante progetto musicale

JBI JukeBox all’Idroscalo è il progetto musicale del cantautore Marco de Annuntiis, al quale collaborano diversi musicisti. Il progetto nasce nel 2015 anticipato da un primo singolo in chiave electro-pop (“Vertigine”, Interbeat Records). Nel nuovo album attualmente in produzione JBI continua, sotto l’egida di Serge Gainsbourg e Pier Paolo Pasolini, a mischiare poesia e colonne sonore in una personale chiave colta e dissacrante. Continua a leggere

I Rio lanciano un nuovo singolo “Banditi, pirati e Mariachi”. Marco Ligabue lascia il gruppo

E mentre tutto cambia i Rio sono pronti con un nuovo singolo “Banditi, pirati e Mariachi” che si potrà ascoltare da domani su iTunes e su tutte le radio nazionali.

Molti li hanno conosciuti l’hanno scorso con il singolo “150″ in onore dell’anniversario italiano, e con “Gioia nel cuore” che ha riempito le calde giornate estive con il suo ritmo reggae ed esotico. I Rio, gruppo musicale formatosi nel 2001 per volontà di Marco Ligabue (fratello del famoso cantautore Luciano) e Fabio Mora, lanciano la nuova canzone con grande entusiasmo. Notizia del tutto inaspettata, ma di certo, come si dice, “show must go on”. E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia dell’abbandono di Marco Ligabue. Ne avevano dato notizia il 1 giugno attraverso le loro pagine Facebook e hanno scritto un post nel loro sito, www.rio.it.

«Ogni cosa ha un inizio e una fine. Nell’ultimo periodo è finita la scintilla che ci ha legato così fortemente dall’inizio. Serenamente ne abbiamo preso atto. Venendo a mancare quell’impulso comune, è venuto a mancare tanto», ha scritto Fabio Mora sul sito. Amare sono le parole che Fabio usa sul suo profilo Facebook. Parla di amicizia e di affetto, di emozioni regalate ma la sua prima frase è: «Amico è una parola grande». Si legge un tono di delusione e di polemica in tutto questo. Fabio si chiede: «L’amore, cos’è l’amore, in quarantacinque anni non ho ancora capito bene cos’e l’amore!». Una battuta di risposta alle dichiarazioni di Marco Ligabue che scrive nel suo profilo«Quando finisce l’amore, finisce l’amore. Come in una coppia, quando succede quello, puoi augurarti di rimanere amico ma, se davvero credi nell’amore, continuare a stare insieme sarebbe come mentire a se stessi». Le parole che saltano subito all’occhio, però, sono queste:  «Di certo non riesco a vedermi lontano da un palco, per adesso mi prendo un periodo di pausa per capire come e quando ripartire».

Ma, dopo quattro album pubblicati e numerosi concerti in tutta Italia dove hanno liberato energia pura tra i fan, eccoli di nuovo vivaci e frizzanti. Suoneranno il 10 giugno a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia al “Fuori Orario” per sostenere i loro conterranei colpiti dal tragico terremoto. Inoltre, tutto il ricavato dalle vendite online del merchandising di “Mediterraneo” dal 4 al 17 giugno andrà in beneficenza ai terremotati in Emilia.

Una cosa è certa, quindi. Marco Ligabue tornerà a suonare, il dubbio resta se sarà insieme ai Rio. Intanto i fan si godranno il concerto sperando in un nuovo tour carico di adrenalina.

L’inizio del nuovo singolo:
“S’impara a stare in piedi da soli, a camminare veloci,
senza un vero perché!
S’impara a non sbagliare le porte, a farci aprire di notte, a chiederci dopo, cosa c’è!
S’impara a non andare a dormire che c’è di meglio da fare,
delle volte per te!”

Sara Stefanini

La teoria dei colori di Cesare Cremonini, racconto della vita multicolor di un ragazzo bolognese

Entusiastico il successo di pubblico con cui è stato accolto il nuovo album di Cesare Cremonini, La teoria dei colori. E’ uscito il 22 maggio ma già molte sono le reazioni positive: il primo singolo, Il Comico-Sai che risate è nella top-twenty delle hit più ascoltate in radio, l’album è in vetta alle classifiche di iTunes e le librerie, visitate dal cantante per presentare e autografare la nuova fatica discografica, pullulano di fan. Disposti ad aspettarlo ore ed ore pur di vederlo molto più da vicino che in un concerto. E’ andata così a Milano, a Verona e a Roma; non potrà non andare meglio nell’adorata città natale, Bologna.

Che il suo seguito si stia tanto consolidando quanto espandendo lo dimostrano i palchi da grande artista in cui prenderà vita il tour: Cesare partirà il 26 ottobre dal Palaolimpico di Torino, proseguirà per il Mediolanum Forum Assago di Milano, passando per il Palalottomatica di Roma e concludendo in bellezza, a metà novembre, al Palapartenope di Napoli. Per citarne alcuni.

La teoria dei colori racconta la policromia con cui Cesare approccia alla vita, l’impossibilità di rimanere fissi su un immagine, su una tonalità. Questa ricchezza traspare dai testi come dalle musiche delle sue canzoni, da lui interamente composte, che spaziano dal pop melodico ad influenze rock d’oltremanica (l’amata Londra e le sue creature musicali, dai Beatles al mito di sempre Freddie Mercury, che Cesare porta tatuato su un braccio).  Un disco che risponde alla voglia scalpitante, di Cremonini in primis, di grandi esibizioni dal vivo: in una delle tante interviste che il cantante rilascia in questi giorni, ha dichiarato che La teoria dei colori potrebbe essere interamente riversato in un live, a differenza di album precedenti.

Insomma, da Squerez, il disco che l’ha reso famoso come cantante dei Lùnapop nel 1999, di tempo ed esperienza ne sono passati, ed il percorso ad una maturità umana ed artistica sempre più alta si segue passo passo attraverso i suoi album: Bagus, il primo da solista, Maggese, che ha dato vita a successi come Marmellata #25; nel 2007, poi, Il primo bacio sulla Luna, e nel frattempo i greatest hits, sempre pronti ad ospitare belle novità e collaborazioni come Mondo o Hello! .

Da pagliaccio, a figlio di un re a comico, per citare i protagonisti di alcuni brani di Cesare, che ne hanno svelato un pezzetto di personalità, il cantautore bolognese non smette di crescere e stupire, di emozionare  donne più o meno giovani, ragazzi più o meno grandi. Come è successo alla presentazione della teoria dei colori a Roma, dove, in prima fila, Cesare ha trovato la sua più piccola fan: una bambina di un anno indossava la t-shirt con la copertina dell’album.

Alessandra D’Acunto