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Terremoto in Emilia, scossa di magnitudo 5.9

5 i morti nel ferrarese e uno nel bolognese,  una cinquantina i feriti, notevoli i danni a monumenti ed edifici

Avvenuto a 6 km di profondità, il terremoto ha svegliato tutti in diverse regioni del Nord Italia alle 4.04 della mattina del 20 maggio. L’epicentro è a San felice sul Panaro nel modenese a 36 km a nord di Bologna e l’ipocentro è avvenuto a quasi 6 km di profondità. La scossa è stata sentita fortemente a Milano, Verona e le pareti hanno scricchiolato anche a Venezia. Avvertita anche in Toscana, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. In Lombardia, già si chiede lo stato d’emergenza. A Mirandola, nel modenese, ci sono più di 700 sfollati.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato 5.9 di magnitudo della scala Richter, la stessa intensità del terremoto avvenuto il 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Non si ferma la terra e fa danni anche a edifici e monumenti di epoca antica, il patrimonio culturale del nord d’Italia è a rischio ma già si stanno inviando apposite squadre per verificare lo stato effettivo delle strutture. La prima scossa è stata seguita da altre due, una alle 5.35 di magnitudo 3.3 e l’altra alle 5.44 di magnitudo 2.9.

Tra i comuni più vicini all’epicentro: Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Magnacavallo, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide e Villa Poma, quelli rovigotti di Vergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Melara, Camposanto, Medolla, Mirandola, San felice sul Panaro, Crevalcore, Pieve di Cento, Cento e Sant’Agostino.

E nel mondo già si parla del tragico evento. Dal Guardian al Die Welt, dalla Cnn alla Bbc, da El Mundo al Usa Today, tutti uniti per «Un sisma di 5,9 gradi scuote l’Italia e causa almeno sei morti» osservando come «gli italiani, con questa tragedia, hanno rivissuto il terremoto d’Abruzzo».

Ma non finisce qui. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha dichiarato: «A grandi scosse, poi ne seguono altre. Non necessariamente questa è la scossa più grande che ci sarà. Bisogna essere cauti. Sui terremoti non si fanno previsioni e non si approccia il problema con superficialità e impropria rassicurazione». Intanto, l’attività didattica nelle scuole verrà sospesa lunedì nei comuni più colpiti. I trasporti, comunica Trenitalia stanno riprendendo e dalle 7.45 le principali linee ferroviarie sono attive. Resta ancora ferma la linea Bologna-Poggio Rusco, prevista la normale circolazione nel pomeriggio.

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Sara Stefanini

 

 

Premiati i “mobile journalists” al Festival del Giornalismo ‘12

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Tim, sponsor ufficiale del Festival del giornalismo a Perugia, ha indetto il primo concorso sul giornalismo partecipativo in Italia. I sei vincitori sono stati premiati a Perugia, lo scorso venerdì 27 aprile. Sono arrivati in redazione ben 60 video e 900 fotografie di cui solo sei sono stati i lavori vincenti.

You the mobile journalist

Per la fotografia: il primo classificato è Luktar con la foto “Quattordici dicembre 2010 Roma brucia”, il secondo Lupoalato con “Rogo nel Sud Pontino” ed il terzo “Vuoto a perdere” di Lefotodifiore.

Per il video: il primo classificato è Luciana8 con “Senegal: cronaca di una vittoria popolare”, il secondo è “Ragazzi di piazza a Gratosoglio” di Grrmeo ed il terzo video è “Una pattuglia notturna MNTF-W in Kosovo” di Rosiebibi.

All’evento, nel teatro del Pavone in piazza Repubblica, hanno partecipato l’ad di Telecom Marco Patuano, il direttore dell’Ansa Luigi Contu, l’head manager di Samsung Electronics Thomas Richter, il direttore di La7 Paolo Ruffini, la social media curator Claudia Vago ed il moderatore è stato il direttore di linkiesta.it Jacopo Tondelli. Si è tenuta una vera e propria tavola rotonda dell’informazione nelle mani della tecnologia. Si è puntualizzato su come il cellulare abbia cambiato la vita quotidiana ma anche la vita giornalistica. Lo smartphone non è diventato solo uno strumento di ricerca delle notizie, ma anche di produzione delle news. Si scattano foto, si realizzano video, si registrano interviste, si geolocalizzano eventi e si pubblica il tutto istantaneamente. Sotto questo profilo, Ruffini sottolinea che il web mobile ha cambiato la modalità di fruizione della tv. Si crea così una sorta di rivalità tra i video di alta qualità realizzati in tv ed i milioni di video amatoriali nel web. È in questione il livellamento generale, cioè se questi ultimi debbano essere realizzati più professionalmente o se i servizi televisivi per far fronte alla velocità di Internet, debbano “abbassarsi” ed essere più grossolani. Mentre l’amministratore delegato della Telecom sostiene che internet sul telefono si utilizza mentre si cammina e che le piattaforme mobili devono essere programmate in relazione a questo. Luigi Contu coglie l’occasione per annunciare che entro quest’anno l’Ansa lancerà il canale video per completare gli strumenti offerti al pubblico. D’altronde, la sfida dei media è aperta, Marco Patuano sentenzia: «Il web vuol dire riuscire a coinvolgere tutti».

Sara Stefanini