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La bionda Valentina ed il suo rock in concerto

La nuova stagione si apre al Teatro PlaYgramul con un’ospite d’eccezione: Valentina Lupi. L’appuntamento con la musica è per sabato 10 novembre alle ore 22.30 in Via Nicola Maria Nicolai, 14 in zona San Basilio a Roma. Continua a leggere

Irebus, la nuova band dal rock graffiante e impegnato

Con la sua voce graffiante e quel rock un po’ trasandato ma carico di significato Nicola Di Mieri con il suo gruppo Irebus ha tutta l’aria di mettercela tutta per sfondare. Il 29 giugno è uscito “Sciatti dei”, il secondo singolo del cd “Eco di un ricordo” con tanto di video, scaricabile su iTunes e in tutti i digital store. L’EP completo, uscirà invece alla fine di luglio e sarà anche in versione cd.

Questi giovani ragazzi non perdono tempo, infatti solo l’anno scorso avevano pubblicato il loro primo singolo “Non torna più”. Curiose iniziative coinvolgono il pubblico, dove i primi fan cominciano a farsi sentire.b In occasione dell’uscita del nuovo video clip, infatti, 5 persone avranno la possibilità di aggiudicarsi una copia del nuovo EP e del primo singolo “Non torna più”. Come? Semplice! Basterà avere occhi attenti ed individuare l’oggetto nascosto nella visione del video “Sciatti dei”. I primi 5 fortunati che riusciranno ad individuarlo, dovranno mandare una mail con scritto il nome dell’oggetto. In caso di vincita, a fine Luglio il premio verrà spedito direttamente a casa. (Per partecipare basta andare su http://www.facebook.com/irebus2010) dove ci sono tutte le info). Ma le curiosità su questa nuova band non mancano. Ed è per questo che in esclusiva Kaleidoscopia ha intervistato Nicola Di Mieri, per voi.

Quand’è nato il vostro gruppo e perché vi chiamate IREBUS?
«Gli IREBUS, gruppo dal genere pop/rock, formato da: NICOLA DI MIERI voce e chitarra, LUCA e VINCENZO CULTRERA chitarre, GIAMMARCO FORESTA basso e GERARDO SIANO batteria nasce nel Luglio del 2010 ad Agropoli (SA). Il nome è stato proposto da me a seguito della realizzazione casuale di un rebus formato da tre oggetti in compagnia di un mio amico. Il rebus si basava sulla disposizione di: pick-up, un boomerang, ed un’icona religiosa raffigurante la Madonna. Ci venne spontaneo attribuirgli il significato: “Madonna mia, fai ritornare la buona musica!”. In seguito, con l’approvazione di tutto il gruppo, il nome IREBUS divenne ufficiale».

In un momento dove la società è in crisi ed i nuovi talenti non emergono poiché appiattiti dai talent show, come vi state muovendo? Quali sono stati i vostri primi passi?
«Fin dagli esordi, il nostro lavoro è tutto autoprodotto. Riusciamo a farci conoscere grazie ai live che facciamo e alla rete, che è una vetrina che offre visibilità e opportunità a chi vuole far conoscere la propria musica. In quest’ultimo periodo ci sono arrivate proposte da parte di varie etichette indipendenti, che ci chiedevano di collaborare, ma momentaneamente preferiamo continuare a muoverci in questo modo, in futuro si vedrà».

Cosa vi sentite di consigliare ad un gruppo o un solista che ha intenzione di intraprendere la carriera musicale?
«Il modo in cui abbiamo deciso di intraprendere questo percorso artistico è stato anche una scommessa, dal momento in cui lavorare da soli rende tutto più complicato, ma nonostante questo, fino ad ora abbiamo avuto numerosi risultati, resi ancora più soddisfacenti dal fatto, appunto, di esserci arrivati da soli.
Non sappiamo se questa sia una giusta decisione, con noi ha funzionato, crediamo che il successo dipenda da molti fattori. L’unico consiglio che possiamo dare è quello di essere se stessi e di non lasciarsi trascinare da quello che è il mondo discografico attuale, che in alcuni casi, impone all’artista di non produrre la propria musica, bensì produrre ciò che porta più guadagno».

Quali sono i vostri progetti futuri? E’ in programma un tour estivo?
«A fine luglio inizi di agosto, uscirà il nuovo EP “Eco di un ricordo”, quindi vogliamo fare in modo che momentaneamente il pubblico possa goderne. Più avanti si parlerà di progetti futuri. Per quanto riguarda il tour estivo, da fine Luglio alla metà di Settembre, faremo solo qualche data nel sud Italia, probabilmente da novembre toccheremo anche altre regioni, arrivando fino al nord per promuovere il nuovo EP».

Grazie a Nicola Di Mieri e agli altri ragazzi. Chissà se un giorno potranno investire sulla rete e realizzare un concerto online. Nel frattempo, li teniamo d’occhio e vi teniamo aggiornati.

Sara Stefanini

I Rio lanciano un nuovo singolo “Banditi, pirati e Mariachi”. Marco Ligabue lascia il gruppo

E mentre tutto cambia i Rio sono pronti con un nuovo singolo “Banditi, pirati e Mariachi” che si potrà ascoltare da domani su iTunes e su tutte le radio nazionali.

Molti li hanno conosciuti l’hanno scorso con il singolo “150″ in onore dell’anniversario italiano, e con “Gioia nel cuore” che ha riempito le calde giornate estive con il suo ritmo reggae ed esotico. I Rio, gruppo musicale formatosi nel 2001 per volontà di Marco Ligabue (fratello del famoso cantautore Luciano) e Fabio Mora, lanciano la nuova canzone con grande entusiasmo. Notizia del tutto inaspettata, ma di certo, come si dice, “show must go on”. E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia dell’abbandono di Marco Ligabue. Ne avevano dato notizia il 1 giugno attraverso le loro pagine Facebook e hanno scritto un post nel loro sito, www.rio.it.

«Ogni cosa ha un inizio e una fine. Nell’ultimo periodo è finita la scintilla che ci ha legato così fortemente dall’inizio. Serenamente ne abbiamo preso atto. Venendo a mancare quell’impulso comune, è venuto a mancare tanto», ha scritto Fabio Mora sul sito. Amare sono le parole che Fabio usa sul suo profilo Facebook. Parla di amicizia e di affetto, di emozioni regalate ma la sua prima frase è: «Amico è una parola grande». Si legge un tono di delusione e di polemica in tutto questo. Fabio si chiede: «L’amore, cos’è l’amore, in quarantacinque anni non ho ancora capito bene cos’e l’amore!». Una battuta di risposta alle dichiarazioni di Marco Ligabue che scrive nel suo profilo«Quando finisce l’amore, finisce l’amore. Come in una coppia, quando succede quello, puoi augurarti di rimanere amico ma, se davvero credi nell’amore, continuare a stare insieme sarebbe come mentire a se stessi». Le parole che saltano subito all’occhio, però, sono queste:  «Di certo non riesco a vedermi lontano da un palco, per adesso mi prendo un periodo di pausa per capire come e quando ripartire».

Ma, dopo quattro album pubblicati e numerosi concerti in tutta Italia dove hanno liberato energia pura tra i fan, eccoli di nuovo vivaci e frizzanti. Suoneranno il 10 giugno a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia al “Fuori Orario” per sostenere i loro conterranei colpiti dal tragico terremoto. Inoltre, tutto il ricavato dalle vendite online del merchandising di “Mediterraneo” dal 4 al 17 giugno andrà in beneficenza ai terremotati in Emilia.

Una cosa è certa, quindi. Marco Ligabue tornerà a suonare, il dubbio resta se sarà insieme ai Rio. Intanto i fan si godranno il concerto sperando in un nuovo tour carico di adrenalina.

L’inizio del nuovo singolo:
“S’impara a stare in piedi da soli, a camminare veloci,
senza un vero perché!
S’impara a non sbagliare le porte, a farci aprire di notte, a chiederci dopo, cosa c’è!
S’impara a non andare a dormire che c’è di meglio da fare,
delle volte per te!”

Sara Stefanini