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Trenitalia: “Operazione treni puliti”. Mostra o realtà?

«Ci scusiamo per il disagio», è la frase di una voce fredda e ormai antipatica ai più, che troppo spesso capita di sentire nelle stazioni. Ritardi, cancellazione di treni, regionali che sembrano dei carri bestiame, disagi continui.

Questo e molto altro è Trenitalia. Viaggiare con la società per azioni gestita dalle Ferrovie dello Stato dal 2000, ormai è diventata un’impresa. Non ci vuole molto per notare il malcontento di pendolari e non. Basta cercare su Google per trovare foto, video e testimonianze scritte di situazioni raccapriccianti.

Tanto per raccontarne una, da un paio di anni è partita l’”Operazione treni puliti”. Una mostra video-fotografica che di regione in regione illustra l’impegno di Trenitalia a rendere i treni regionali più puliti e decorosi possibile. Nel Lazio c’è stata questo aprile a Roma, Trastevere, a maggio a Bologna in Emilia Romagna e a Pescara in Abruzzo. Mostrano le tecniche e l’evoluzione d’avanguardia di pulizie mai viste dall’occhio umano, il tutto alla modica cifra di 3 milioni e 380 mila euro spesi nel 2011 solo nel Lazio. E nell’Emilia Romagna solo un milione di euro. Ma le mostre non servono solo per onorare l’impegno di Trenitalia. Il loro intento è quello di sensibilizzare i vandali a non rovinare le vetture o creare graffiti. Il che è verissimo e doveroso sottolinearlo. “L’abbattimento del fenomeno farebbe ”guadagnare” 56 mila ore di lavoro a favore del miglioramento della qualità e di interventi più capillari, restituendo un servizio di cui beneficerebbe tutta la clientela”, scrivono nel comunicato. Sarà vero? Guarda il video di promozione di Trenitalia “Operazione treni puliti” dell’Emilia Romagna.

Prendendo, ad esempio, in analisi la situazione dell’Emilia Romagna, la società d’igiene che si occupa dei treni è la Cncp e come si ascolta nel video, sono comprese le pulizie veloci 2 vv al dì, le pulizie di mantenimento 1 volta al giorno, le pulizie di base (pavimenti, bagni, finestrini) ogni settimana e le pulizie di fondo due volte all’anno effettuate con tecnologie d’avanguardia per rimuovere lo sporco anche in zone non accessibili. Ora la domanda è:

Ti è capitato di vedere personale di pulizia e igiene su un treno Trenitalia o nei pressi di una stazione?

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Personale pulizia società di appalto con Trenitalia

Fatto sta che i treni, regionali e non, sono sporchi e in prossimità dei bagni, e non solo, si sente spesso un olezzo terrificante. Non ci sono solo graffiti ma scritte di tutti i tipi. Strutture fatiscenti accompagnate da degrado. Qui non si tratta solo di atti di vandalismo (ripeto, pur sempre punibili e non accettabili) ma proprio mancanza di pulizia e controllo. Guardare per credere.

Sara Stefanini

 

Trenitalia fa comprare il biglietto a bordo, con tanti se e tanti ma

Una delle ultime news di Trenitalia, è la possibilità di acquistare o vidimare il biglietto a bordo solo sui treni regionali, senza beccare una sanzione. Benissimo. Peccato che verrà applicato un sovraprezzo di 5 euro.

biglietteria automaticaSi legge dal comunicato stampa che dal 23 luglio, “Avvisando subito il capotreno, sarà possibile evitare sanzioni e vidimare o acquistare il biglietto a bordo, pagando solo un sovrapprezzo di 5 euro”. Della serie, se si capita in una stazione sprovvista di vidimatore o con macchina automatica per biglietti guasta (come spesso accade), paghi 5€ in più? Unica imprescindibile condizione è quella di trovare subito il capotreno. Cos’è una caccia alla sovrattassa? Per fortuna, Trenitalia avvisa che nessuna maggiorazione è  da pagare se si parte da 30 stazioni segnalate qui, dove non ci sono biglietterie o emettitrici self-service. Oppure in casi di indisponibilità assoluta, di sospensione o guasto momentanei. Ma se il capotreno non ci crede?

E per chi non è riuscito a vidimare per la fretta? Indovinate? 5 euro, che, da sottolineare, non sono poche. Oltretutto, molto spesso la fretta dei viaggiatori è direttamente proporzionale ai ritardi dei treni e agli interscambi.

Stessa regola viene applicata a chi sale sul treno senza aver vidimato il biglietto. Se cerchi il capotreno e lo trovi, gli dici che non hai vidimato il biglietto e pagando i 5 euro jolly, puoi restare. Per chi parte da una delle 16 stazioni elencate qui, l’acquisto a bordo non è previsto perché dotate sempre di rete di vendita.

“Pene severe invece per chi in corso di viaggio o all’arrivo risulti essere sprovvisto del biglietto, o ne esibisca uno non valido. In questo caso sarà soggetto al pagamento del prezzo intero più una soprattassa di 100 €, ridotta a 50 € se il pagamento è immediato”. Ma come, non era proprio la ragione delle nuove disposizioni? Di cosa si sta parlando? Tirando le somme, per chi dovesse salire a bordo senza biglietto, sta al buon cuore del capotreno e a quanto ci si è dati da fare per cercarlo. Il cane che si morde la coda. Solite disposizioni all’itaGliana, insomma. In bocca al lupo.

Sara Stefanini

Terremoto in Emilia, scossa di magnitudo 5.9

5 i morti nel ferrarese e uno nel bolognese,  una cinquantina i feriti, notevoli i danni a monumenti ed edifici

Avvenuto a 6 km di profondità, il terremoto ha svegliato tutti in diverse regioni del Nord Italia alle 4.04 della mattina del 20 maggio. L’epicentro è a San felice sul Panaro nel modenese a 36 km a nord di Bologna e l’ipocentro è avvenuto a quasi 6 km di profondità. La scossa è stata sentita fortemente a Milano, Verona e le pareti hanno scricchiolato anche a Venezia. Avvertita anche in Toscana, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. In Lombardia, già si chiede lo stato d’emergenza. A Mirandola, nel modenese, ci sono più di 700 sfollati.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato 5.9 di magnitudo della scala Richter, la stessa intensità del terremoto avvenuto il 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Non si ferma la terra e fa danni anche a edifici e monumenti di epoca antica, il patrimonio culturale del nord d’Italia è a rischio ma già si stanno inviando apposite squadre per verificare lo stato effettivo delle strutture. La prima scossa è stata seguita da altre due, una alle 5.35 di magnitudo 3.3 e l’altra alle 5.44 di magnitudo 2.9.

Tra i comuni più vicini all’epicentro: Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Magnacavallo, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide e Villa Poma, quelli rovigotti di Vergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Melara, Camposanto, Medolla, Mirandola, San felice sul Panaro, Crevalcore, Pieve di Cento, Cento e Sant’Agostino.

E nel mondo già si parla del tragico evento. Dal Guardian al Die Welt, dalla Cnn alla Bbc, da El Mundo al Usa Today, tutti uniti per «Un sisma di 5,9 gradi scuote l’Italia e causa almeno sei morti» osservando come «gli italiani, con questa tragedia, hanno rivissuto il terremoto d’Abruzzo».

Ma non finisce qui. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha dichiarato: «A grandi scosse, poi ne seguono altre. Non necessariamente questa è la scossa più grande che ci sarà. Bisogna essere cauti. Sui terremoti non si fanno previsioni e non si approccia il problema con superficialità e impropria rassicurazione». Intanto, l’attività didattica nelle scuole verrà sospesa lunedì nei comuni più colpiti. I trasporti, comunica Trenitalia stanno riprendendo e dalle 7.45 le principali linee ferroviarie sono attive. Resta ancora ferma la linea Bologna-Poggio Rusco, prevista la normale circolazione nel pomeriggio.

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Sara Stefanini