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Trenitalia fa comprare il biglietto a bordo, con tanti se e tanti ma

Una delle ultime news di Trenitalia, è la possibilità di acquistare o vidimare il biglietto a bordo solo sui treni regionali, senza beccare una sanzione. Benissimo. Peccato che verrà applicato un sovraprezzo di 5 euro.

biglietteria automaticaSi legge dal comunicato stampa che dal 23 luglio, “Avvisando subito il capotreno, sarà possibile evitare sanzioni e vidimare o acquistare il biglietto a bordo, pagando solo un sovrapprezzo di 5 euro”. Della serie, se si capita in una stazione sprovvista di vidimatore o con macchina automatica per biglietti guasta (come spesso accade), paghi 5€ in più? Unica imprescindibile condizione è quella di trovare subito il capotreno. Cos’è una caccia alla sovrattassa? Per fortuna, Trenitalia avvisa che nessuna maggiorazione è  da pagare se si parte da 30 stazioni segnalate qui, dove non ci sono biglietterie o emettitrici self-service. Oppure in casi di indisponibilità assoluta, di sospensione o guasto momentanei. Ma se il capotreno non ci crede?

E per chi non è riuscito a vidimare per la fretta? Indovinate? 5 euro, che, da sottolineare, non sono poche. Oltretutto, molto spesso la fretta dei viaggiatori è direttamente proporzionale ai ritardi dei treni e agli interscambi.

Stessa regola viene applicata a chi sale sul treno senza aver vidimato il biglietto. Se cerchi il capotreno e lo trovi, gli dici che non hai vidimato il biglietto e pagando i 5 euro jolly, puoi restare. Per chi parte da una delle 16 stazioni elencate qui, l’acquisto a bordo non è previsto perché dotate sempre di rete di vendita.

“Pene severe invece per chi in corso di viaggio o all’arrivo risulti essere sprovvisto del biglietto, o ne esibisca uno non valido. In questo caso sarà soggetto al pagamento del prezzo intero più una soprattassa di 100 €, ridotta a 50 € se il pagamento è immediato”. Ma come, non era proprio la ragione delle nuove disposizioni? Di cosa si sta parlando? Tirando le somme, per chi dovesse salire a bordo senza biglietto, sta al buon cuore del capotreno e a quanto ci si è dati da fare per cercarlo. Il cane che si morde la coda. Solite disposizioni all’itaGliana, insomma. In bocca al lupo.

Sara Stefanini