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“Stazione d’arrivo” di Concesion Gioviale

10814329_10152629850659006_1297890161_n“Quante volte avremmo voluto dire ‘ti amo’ e non è successo? E quando, finalmente, ci siamo decisi era tardi”

Ognuno ha la propria “Stazione d’arrivo”. C’è chi ci arriva facilmente e dopo il primo tentativo, chi lotta quotidianamente per trovarla e chi forse non la troverà mai. Ma quello che la scrittrice Concesion Gioviale cerca di trasmettere è che non bisogna mai fermarsi per piangersi addosso. Sprona tutti i lettori, giovani e non, a non rinunciare mai ai propri sogni e ad essere sempre determinati nel proprio percorso di vita. Continua a leggere

“Esistenze di cera” di Giuseppe Bonaccorso

esistenze-di-cera“Fu un istante, ma un istante non è forse sufficiente per far nascere una nuova vita?”

Scene assurde pirandelliane, teatrini falsati e personaggi bizzarri. Si tratta delle undici novelle di Giuseppe Bonaccorso raccolte in “Esistenze di cera”. Alcune di loro non hanno una fine, questo per lasciare più spazio alla fantasia del lettore e personalizzare il seguito di ogni storia. Già dalla prima pagina si individua lo stile pessimistico della vita vista dall’autore: monologhi interiori e situazioni imbarazzanti fanno da cornice a questa collezione di commedia contemporanea. ASCOLTA IL KALEIDOAUDIO Continua a leggere

“Quando sorride il mare” di Floriana Porta

Quando sorride il mare copertina“Siamo anime della stessa polvere che segna i margini cicatrizzati di un mare alle porte dell’ultimo orizzonte”

Mentre si leggono le poesie di Floriana Porta sembra quasi di ascoltare le onde del mare infrangersi sulla spiaggia. Per questa silloge, la poetessa, classe 1975, si è lasciata ispirare dal mare, “incantato e pensoso”, che poi rappresenta il simbolo indiscusso della culla dell’umanità. Cinquantacinque poesie racchiuse in tre capitoli diversi alle quali si aggiungono diciotto haiku, di forte carica espressiva ed emotiva. Gli haiku sono brevissimi componimenti poetici senza titolo di tre versi e diciassette sillabe, nati nel Giappone del lontano XVII secolo. Creano spazio per un piccolo universo di emozioni di istanti e di luoghi, sono vere e proprie pillole di saggezza concentrata.

Tra alghe, meduse e praterie marine, la poetessa osserva i movimenti e la vita sommersa. Si immerge nei ricordi del mare, che silenzioso accoglie tutti e, segnato dal tempo, è custode del passato dell’umanità, ormai eterno. Lo stile che caratterizza l’autrice è quello di una poesia essenziale, con versi corti e diversi ossimori. Gioca con le parole per creare delle vere e proprie immagini di poesia, raccontando le scene che vede negli abissi: “Continuo a sognare distese oceaniche che chiedono riposo nell’instancabile essenza di un mare di enigmi che galleggia, anela e attende”. Nella sua silloge, il mare si comporta come una persona che vive, respira e “si spande in un pugno di follia”.

Una lettura molto estiva, dato il tema centrale, che porta il lettore non solo a rilassarsi ma anche a riflettere sull’essenza e sulle sensazioni che la vita offre. L’elemento cardine di tutta la raccolta è l’acqua che influenza tutta l’opera in sé con le sue tipiche caratteristiche di essere trasparente, limpida e pura. L’acqua vive di riflessi, come quelli che riproduce la stessa Floriana Porta tra un verso e l’altro. La poetessa torinese coltiva molte passioni tra cui quella della fotografia e della pittura. Ha pubblicato due sillogi: “Il respiro delle ombre” e “Verso altri cieli”. Le tematiche che caratterizzano la sua poesia sono le riflessioni sull’esistenza e la ricerca dell’essenza.

 “Organismi fossilizzati conservano le tracce di un antico passato su cui giace l’alba bituminosa”

Sara Stefanini