Lei è figlio di un poeta, questo mi fa piacere perché io amo molto la poesia, ma come si è avvicinato al mondo del cinema e quanto la poesia l’ha influenzata nella sua scrittura drammaturgica?
A.T. La poesia mi ha influenzato senz’altro perché ho iniziato scrivendo poesie. Mio padre, Francesco Tentori, oltre a essere poeta è stato anche traduttore di molti autori spagnoli e sudamericani (Borges, per fare un nome su tutti) e in casa si parlava spesso di libri, ma anche di cinema. Credo che la poesia, intesa come sensibilità e ricerca, continui a influire positivamente sulla mia scrittura, cinematografica e non. Continua a leggere