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Concordia: un albero in onore delle vittime
Rimossa la scultura e denunciato l’autore

L’albero della vita. Per un paio di giorni una misteriosa scultura ha “fatto compagnia” al relitto della Costa Concordia all’Isola del Giglio. La statua, che ricorda un albero verde, è apparsa sullo scoglio di Punta Gabbianara lo scorso mercoledì per poi essere rimossa, con tanto di ordinanza del sindaco, già nella giornata di venerdì. Continua a leggere

La Concordia sprofonda ed i superstiti fanno salpare gli affari su eBay

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Le ricerche dei 15 dispersi della Concordia si sono bloccate domenica 29 gennaio. Dopo 19 giorni di ricerche, alle 17 vittime già identificate vanno ora aggiunti gli ormai introvabili dispersi, tra cui la bambina di 5 anni, Daiana. Non è escluso, comunque, che le vittime siano di più. I sub non possono immergersi più in sicurezza per via dell’instabilità della nave ed i parenti dei dispersi non avranno neanche un corpo sul quale piangere.


La nave, intanto, continua a spostarsi e inabissarsi. Più di un centimetro l’ora come precisato dall’AGI. Il Corpo della Protezione Civile Gabrielli afferma che “per rimuovere il relitto ci vorranno 7-10 mesi”. I vetri cominciano a staccarsi ed il maltempo fa ritardare le operazioni di svuotamento del carburante.
Nel frattempo, c’è chi dalle disgrazie cerca di trarne guadagno. Su eBay, il famoso “negozio online” spuntano fuori carte magnetiche, modellini, bicchieri e oggetti della Costa Concordia. A Roma, qualcuno vende il bicchiere da cocktail a 15€. Il mercato dei feticci non finisce qui. Il top sarebbe un gettone da un euro prelevato dal Casinò che un americano venderebbe a “soli” 900 dollari, cioè 686€. Quaranta euro il menu della cena di gala e ben 150€ per un modellino in scala grande. Piovono commenti sui social network: “Non ci volevo credere..”, “è vergognoso”. Lo sciacallaggio economico e psicologico di qualche superstite del naufragio è riuscito a superare lo shock subito. Oppure, semplicemente, c’è chi, come gli americani, ritiene di non ricevere un giusto risarcimento economico e quindi cerca di “arrotondare” così.
La Concordia affonda e con essa i dispersi, ma il business degli sciacalli sembra sia appena salpato. Fatto sta che le vite perse non le riporta indietro nessuno, mentre i feticci ed il relitto evidentemente sì.

Sara Stefanini

La telefonata rivelatrice del comandante Schettino

Ditemi se questo può essere un comandante di una nave da crociera, con la sua vigliaccheria…sembra un topo uscito da una fogna. Mi scuso per la metafora forse troppo dura, ma non riesco ad avere parole positive per una persona del genere, scappata prima di tutti gli altri passeggeri e equipaggio (4.229 in tutto) dalla nave per mettersi in salvo. La Capitaneria di Porto di Livorno ha fatto benissimo a registrare la telefonata.

La telefonata tra il comandante della nave Costa Concordia e la capitaneria di porto di Livorno durante l’evacuazione.

Eccone alcuni passaggi:
De Falco: «Lei vada a bordo, è un ordine. Lei ha dichiarato l’abbandono nave, adesso comando io. Lei vada a bordo, è chiaro? (…) Ci sono già dei cadaveri Schettino».
Schettino: «Quanti cadaveri ci sono?»
De Falco: «Non lo so.. Me lo deve dire lei, c…..».
Schettino: «Ma si rende conto che è buio e qui non vediamo niente…».
De Falco: «E che vuole tornare a casa Schettino? E’ buio e vuole tornare a casa? Salga sulla prua della nave e mi dica cosa si può fare quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora!».

Sara Stefanini