A Natale meno brindisi tra spumante e vino, -1,8%
L’85% dei regali sarà una bottiglia di vino

Meno brindisi ma tutti vini e spumanti assolutamente tricolori. Durante le feste si stapperanno 162 milioni di bottiglie, un calo di 1,8% rispetto al 2011. Il 59% degli italiani preferisce lo spumante dolce e solo uno su 20 compra champagne. Il 68% dello spumante che verrà stappato sarà in famiglia contro il 32% in locali e veglioni. Si preferisce rimanere in casa e consumare del buon vino economico invece di spendere di più nei locali.
Si evitano sprechi, si cerca il 3×2 e si accorcia il budget che vedrà le famiglie più orientate verso prodotti economici, ma il giro d’affari per le ‘bollicine’ sarà di 697 milioni di euro per gli spumanti e 345 milioni per vini rossi e bianchi, stando alle stime effettuate dalla Confederazione italiana agricoltori, in base alle rilevazioni compiute sulle intenzioni d’acquisto degli italiani. La scelta degli italiani cadrà soprattutto sulle produzioni etichettate, ma con un buon rapporto qualità-prezzo il 74%, senza esagerazioni e lussi. Ma il vino “vince” nelle feste anche come regalo per amici e parenti. Nell’85% dei “pacchi-dono” c’è infatti una o più bottiglie di vino a denominazione d’origine.
VINO. Resta uno dei regali più gettonati: nell’85% dei ‘pacchi-dono’ c’è almeno una bottiglia. Con le feste alle porte, comincia il ‘periodo d’oro’ dello spumante e del vino ‘made in Italy’, anche se quest’anno la crisi non risparmia neppure il brindisi. In ogni caso, ancora una volta, le bollicine nazionali stravincono sullo champagne, con quasi 93 milioni di tappi “nostrani” pronti a saltare in aria durante le prossime festività. Anche i vini italiani hanno la meglio sulle tavole natalizie, con poco meno di 70 milioni di rossi e bianchi acquistati per accompagnare i piatti della migliore tradizione culinaria.
Oltre a prestare più attenzione alle spese superflue, quest’anno le famiglie stanno anche molto più attente al prezzo. Complici, secondo la Cia, il potere d’acquisto ai minimi, le tredicesime quasi tutte impegnate sulle scadenze fiscali di fine 2012 ma anche gli aumenti dei listini al consumo di prosecco e rosso (in media tra il +1 e il +2%)”. Nel dettaglio, per una bottiglia di spumante si spenderanno mediamente tra i 5 e i 10 euro, mentre per il vino sarà privilegiata la fascia compresa tra i 3 e i 7 euro.
SPUMANTI. Il 68% dello spumante verrà stappato a casa in famiglia, contro il 32% in locali e veglioni. E a prevalere nei gusti degli italiani sarà lo spumante dolce con il 59% delle preferenze, seguito da quelli secchi e “brut” al 36%. Lo champagne raccoglie solo il 5% delle preferenze, ciò significa che solo un italiano su 20 sceglie il ‘made in France’. Nel periodo compreso tra Natale e la Befana, lo spumante toccherà un picco record perché ben il 70% degli acquisti avverrà nei 25 giorni compresi tra il 10 dicembre e il x6 gennaio.
Sara Stefanini

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