Arisa va a Sanremo ‘Controvento’ e vince. Il festival tra bellezza e disastri

sanremo-2014-arisa-e-la-vincitrice-la-presseLa sessantaquattresima edizione del festival di Sanremo sarà ricordata come quella dei bassi ascolti, delle canzoni non troppo belle. Poi, per la prima volta di Ligabue sul palco dell’Ariston. A vincere le due categorie sono stati Arisa e Rocco Hunt.

I vincitori. La prima trionfa dopo tanti tentativi, il secondo ha successo perchè il rap napoletano negli ultimi anni ha ottenuto molto successo. La 64esima edizione del festival di Sanremo è stata vinta da Arisa con la canzone “Controvento”. “Non vi meravigliate, io non mi scompongo”, dice la cantante che non trasmette poi grandi emozioni. Arisa, ragazzina timida e impacciata indossava dei grandi occhiali neri, ha cominciato nel 2009 anno in cui vinse Sanremo giovani con “Sincerità”. Ed ora è arrivata a una vittoria importante per la sua carriera. Definita anche una delle icone sexy di questo festival, Arisa è arrivata alla vittoria gradualmente. Dopo il trionfo nei giovani si è riproposta al festival come big nel 2010 con “Ma l’amore no”, ma non ha riscosso molto successo. Tre anni dopo, con il secondo festival dell’era Morandi, è tornata con “La notte” dove ottiene il terzo posto, piegandosi al successo di Emma con “Non è l’inferno”. Dopo due anni di assenza eccola raggiungere la vittoria. Arisa sconfigge Gualazzi, anche lui vincitore di Sanremo giovani con “Follia d’amore”, e Renzo Rubino che con la sua tematica omosessuale finisce terzo.

Nella sezione giovani, invece, Rocco Hunt, vincendo la categoria giovani con la canzone “Nu journ buon”, porta all’apoteosi il rap napoletano. Un ragazzo che si è formato da solo nella periferia napoletana e nella difficile “terra dei fuochi”, senza partecipare mai a un talent. Il figlio di De Andrè, Cristiano, vince il premio della critica “Mia Martini” e quello come miglior testo. Infine Le Pertubazioni vincono quello della sala stampa.

Il grande sconfitto. Renga sembrava il favorito insieme ad Arisa. Invece “Vivendo adesso” non è piaciuta. Un pezzo, quello del marito di Ambra Angiolini, che era favorito sia per le classifiche sia per radio, tv e televoto.

Sanremo e politica. Quello appena passato è stato un Sanremo totalmente politico. Dal blitz dei precari all’apparizione dello stesso capo del movimento cinque stelle, dal messaggio della Carrà per i marò alla parodia di Renzi da parte di Crozza nell’ultima serata.

Sanremo vintage. Non è mancata in questo festival la storia. Per l’occasione dei sessant’anni della Rai Fazio ha invitato ospiti che hanno fatto la storia della tv. Sul palco dell’Ariston, infatti, si sono susseguiti artisti come le sorelle Kessler, Franca Valeri, Renzo Arbore e Raffaella Carrà. Tra gli ospiti anche Laetitia Casta, il regista Pif, Claudio Baglioni e Mauro Pagani. E del panorama straniero ci sono stati grandi interpreti come Cat Stevens, Stromae e Paolo Nutini.

LigabueLa prima volta di Liga. La seconda conduzione Fazio-Litizzetto ha segnato la prima volta sul palco dell’Ariston di Luciano Ligabue che ha trasformato Sanremo in un concerto rock di quasi un’ora. Un video di apertura ha ripercorso tutte le tappe della sua carriera sulle note del singolo “Tu sei lei”. Poi, Ligabue si è scatenato cantando le storiche “Certe Notti” e “Il giorno di dolore che uno ha” per poi passare alle nuove hit “Il sale della Terra” e “Per sempre”.

Marco Stiletti

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