Crisi: quotidiani, la pubblicità è in calo
Anche la free press con un -51,8%

Non è una novità che la carta stampata sta vivendo un periodo di crisi. E la riduzione continua di pubblicità e di spazi pubblicitari è la conseguenza di quanto sta accadendo. La gente compra pochi giornali e gli investitori pubblicitari diminuiscono il loro budget. E’ quanto confermano i dati dell’Osservatorio stampa Fcp, relativi al periodo gennaio-agosto 2012. Il totale del fatturato dello scorso anno sfiorava quota 1,2 miliardi di euro mentre nell’anno corrente si arriva a malapena al miliardo.

In particolare, per quanto riguarda i quotidiani a pagamento, registrano un -12,8% e quattro punti percentuali negativi per lo spazio pubblicitario. Più che dimezzata, invece, appare la pubblicità nei quotidiani gratuiti. Un -51,8% di fatturato rispetto allo scorso anno. Anche la free press è in crisi.

Passando ai periodici, la situazione non appare più rosea. Ancora segno negativo, questa volta per il 15,2% consideranto tutti i periodici e rispetto al 2011. Quanto allo spazio pubblicitario dedicato, siamo sempre lì, è stato tolto un 11,6%. A sentire più la crisi, comunque, sembrano i settimanali che registrano un  -18%. E per l’editoria, anche in piazza Affari le percentuali calano, soprattutto per Cairo Communication e Caltaginone Editore che pure rimangono sul podio. Male per Telecom Italia Media, in fondo alla lista, che infatti sta vendento, come noto, la televisione La7 insieme a Mtv. Quale sarà il futuro della carta? Sarà vera la voce metropolitana che fissa la data di morte dei quotidiani cartacei al 2040? Per il momento, non ci resta che leggere.

Sara Stefanini

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