Sipario aperto alla crisi, ma ai teatri Argentina e India si combatte con promo e strategie di marketing

LA TESTIMONIANZA DI DUE TEATRI ROMANI. La crisi tocca tutti, e tocca anche il settore dello svago e del divertimento. La spending review familiare fa tagli al cinema, alle pizzerie, al bowling e al teatro. Ma il settore teatrale, cerca, come può, di rimanere a galla e di inventare nuove strategie di marketing per attirare più spettatori possibili. Tra le tante testimonianze, quella del Teatro di Roma è singolare. Situato nel cuore della capitale, non è tuttavia riparato dalla crisi economica e dalla contrazione dei consumi da parte dei cittadini. L’importanza che riveste la cultura nel tessuto sociale e nella tradizione italiana, forse è sottovalutata dalle istituzioni ma non dai teatri e specie il Teatro di Roma.

La stagione teatrale 2012/2013 è iniziata sotto buoni auspici. Le prime proposte, che il pubblico ha  mostrato di gradire, rivelano una tenuta confortante anche se, la crisi esiste e certo non contribuisce a delineare, in termini di aumento delle presenze, scenari di crescita esaltante. Il Teatro di Roma al fine di attenuare le ricadute negative determinate dalla possibile flessione delle presenze, ha attuato una generale strategia di contenimento dei costi e questo ha contribuito alla suddetta “tenuta”. A renderlo noto a Kaleidoscopia, è l’ufficio stampa del Teatro di Roma, che accorpa teatro Argentina e teatro India.

PROMO E ABBONAMENTI. Nuove soluzioni sono state studiate per la campagna abbonamenti in corso. Il teatro fa sapere che insieme alle tipologie solite quali abbonamento a posto fisso, card a scalare prepagata (da sempre un prodotto di successo, versatile che anche quest’anno non ha deluso le aspettative di gradimento), sono state pensate e realizzate tipologie di abbonamento che presentano un numero ridotto di spettacoli, e di conseguenza costi minori, per venire incontro alle esigenze di risparmio senza perdere le agevolazioni date dalle caratteristiche di un abbonamento a posto fisso, giorno e spettacolo assicurato. Inoltre, per aumentare il bacino di utenza dei potenziali spettatori, in accordo con la Regione Lazio è disponibile un abbonamento particolarmente agevolato destinato agli abitanti fuori dal Comune di Roma, stimolando la visione degli spettacoli anche a un pubblico che notoriamente incontra difficoltà maggiori dovute alla distanza o ai costi aggiuntivi per il trasporto. Infine sono state attivate convenzioni con strutture di grande impatto sociale come Ikea card, Soci Coop, ad esempio, nella convinzione che attraverso i loro grandi numeri e soprattutto una diffusione assolutamente trasversale alla società si possa raggiungere un pubblico nuovo.

WEB E SOCIAL NETWORK. Ma ottime strategie di marketing e promozioni non bastano. Importante catturare anche i cybernauti ed i giovani nei social network. Sono stati infatti incrementati i rapporti tra spettatori e i social network dato che hanno rappresentato una grossa fetta degli investimenti della comunicazione, consentendo di effettuare anche delle vere e proprie promozioni a favore dei frequentatori del web, platea sempre più vasta e variegata, rispetto all’età e propensione alla spesa. Per quanto riguarda il profilo dello “spettatore tipo” del Teatro di Roma in realtà non è facile inscriverlo in un segmento specifico.

TARGET PUBBLICO. Il Teatro di Roma infatti, differenzia il target di riferimento a seconda che si intenda riferirsi al Teatro Argentina o al Teatro India. Nel primo caso il pubblico è generalmente di età più matura, con un potere d’acquisto maggiore e fortemente fidelizzato. Per quanto riguarda il pubblico del Teatro India, esso è rappresentato da soggetti tra i 25/30 e i 45 anni con forti motivazioni culturali e sicuramente più disponibili a proposte di drammaturgia contemporanea. Infine il costo dei biglietti che, come sopra precisato non solo non sono aumentati ma hanno subìto una lieve diminuzione.

Sara Stefanini

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