Dopo Roma, Fiorentina e Inter tocca alla Lazio essere scalzata in graduatoria dal Milan. I rossoneri, infatti, con un perentorio 3-0 battono i bianco-celesti e fanno propria la terza piazza, assestando uno scatto importante nella corsa ad un posto Champions.
La partita contro i laziali termina in realtà ben prima dei canonici 90′ minuti di gioco. La scelta di Rizzoli di espellere Candreva al 17′ del primo tempo decreta l’uscita virtuale dal rettangolo di gioco degli uomini di Petkovic, che fiaccati nello spirito e in inferiorità numerica vengono spazzati via dalla potenza delle bocche di fuoco rossonere.
Un errore, quello di Rizzoli, che ha influenzato l’intero andamento di una partita che nel primo quarto d’ora prometteva di essere ad alto tasso spettacolare con occasioni da gol da ambo le parti. Dal campo arrivano, comunque, le note più liete per il Milan: l’assenza di Balotelli è passata inosservata grazie alle prodezze del suo sostituto. Il Pazzo, infatti, con una doppietta (intramezzata da un gol di Boateng) allontana possibili polemiche e dimostra che l’era del Balocentrismo non possiede le fondamenta per costituirsi. Nel Milan dei giovani non c’è spazio per le prime donne, è il singolo ad essere a servizio della squadra non il contrario e la manovra non è, per fortuna, più in funzione di un unico calciatore accentratore, cosa che accadeva l’anno scorso con Ibrahimovic.
Il Milan è ora atteso dalla trasferta contro il Genoa, il pensiero dell’imminente ritorno contro il Barcellona e la pericolosità dell’avversario richiedono la massima attenzione: da ora in poi non sono permesse distrazioni.
Paolo Florio
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