A Milanello o negli spogliatoi di San Siro sono pronti a far installare una gigantografia del gardaglietto del Bologna. Il motivo? Presto detto: Giampiero Pazzini, bomber rossonero, nei 12o’ minuti giocati in campionato contro i rosso-blu ha segnato ben cinque gol. Stimolare la verve realizzativa del Pazzo con i colori della squadra di Mister Pioli non sarebbe una scempiaggine.
Scherzi a parte la vittoria del Milan contro il Bologna porta con sé due dati incontrovertibili. Il primo è legato alla classifica: nonostante i rossoneri viaggino alla media 2.2 punti nelle ultime 9 partite il terzo posto è ancora lontano, tanto 
da incominciare ad essere più un sogno che una possibilità. Ciò significa che lì davanti Lazio e Napoli sono solidissime e che se una delle due non subisce un crollo verticale si fa davvero dura per il Milan. Il secondo dato conferma un trend che si sta sviluppando da parecchie partite: i rossoneri cambiano marcia nei secondi tempi di gioco. Dei 49 gol fin qui segnati in gare ufficiali ben 37 sono stati siglati nella seconda frazione, questo dato (alquanto particolare) mostra che la squadra fisicamente è messa bene, e che non si arrende mai.
La partita contro il Bologna verrà ricordata per l’esordio casalingo in serie A di Niang. Il francesino, sono appena 18 gli anni, si segnala per le continue accelerazioni sulla destra e assieme a Costant, schierato regolarmente terzino sinistro, è per larghi tratti tra i migliori in campo. A decidere il match ci pensa, come detto, Pazzini: il centravanti timbra il cartellino al 20′ e al 36′ del secondo tempo, davvero di pregevole fattura il secondo gol (sombrero e girata al volo). C’è il zampino di Mexes nella rete del Bologna: il francese (38′ st) devia in porta un colpo di testa di Pasquato.
Paolo Florio
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