Rubrica del calcio: Orizzonti di Milan
113 anni, ma così giovane da battere il Pescara

113 ANNI E NON SENTIRLI. Il Milan festeggia al meglio il proprio compleanno e centra contro il Pescara la quarta vittoria consecutiva. I tre punti di domenica allargano ulteriormente le prospettive rossonere. Già perché il turno di Campionato appena concluso porta solo notizie buone al Milan: la battuta d’arresto della Roma nella nebbia di Verona offre la possibilità ai rossoneri di superare i giallorossi nello scontro diretto pre-natalizio, mentre in ottica secondo posto, che vuol dire passaggio diretto alla prossima Champions League, il distacco è sceso a sette lunghezze.

I rossoneri impiegano poco meno di un minuto a sbloccare l’incontro con la matricola Pescara: sono 40 i secondi che passano tra il fischio di inizio e il tap-in vincente di Nocerino a completamento di un fraseggio di prima tra Robinho-Montolivo-El Shaarawy. Il Milan cala un nuovo poker, dopo quello di Torino, e come allora anche questa volta al pesante passivo hanno contribuito errori tecnici degli avversari. Il secondo e il terzo gol del Milan infatti portano la firma di Abbruscato (2-0) e Jonathas (3-1), che correggono nella propria porta i corner di Robihno prima e di El Shaarawy poi. Il gol lampo ha spezzato lo spirito dei rossoneri, che sicuri del risultato hanno troppo tergiversato nel primo tempo sotto porta. La manovra è diventata scolastica, cadendo in personalismi del tutto gratuiti che fanno spettacolo ma non portano al risultato. La girata di testa di Terlizzi al 11′ del secondo tempo ha rischiato di riaprire un match già in cassaforte, ma per sua fortuna il Milan ha saputo scuotersi dal proprio torpore e dopo l’autogol di Jonathas ha chiuso i conti con El Shaarawy trovato bene in area da Pazzini.

Una cosa è certa l’urna di Nyon non porta bene al Milan. I rossoneri pescano il Barcellona e il viaggio verso Wembley rischia seriamente di stopparsi agli ottavi di finale. L’anno scorso l’accoppiamento fu partorito nei quarti e il Milan non demerito affatto, dando la sensazione di non essere poi così lontano dagli extraterrestri guidati da Guardiola. Quel Milan, tuttavia, è cosa ben diversa da quello attuale: non ci sono più Ibrahimovic, Thiago Silva, Seedorf, Nesta e tanti altri. Lo scontro sembra ancor più impari, ma il Milan dei giovani ha voglia di stupire e con un De Sciglio e un Faraone in più chissà che non prevalga la spensieratezza di un gruppo che, proprio perché non favorito dai pronostici, sappia ripercorre la linea tratteggiata nella scorsa edizione dal Chelsea. Con questa ricetta i blues cossero a puntino il Barca. Servirà una grande prova di El Shaarawy, da terzino.

Paolo Florio

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