Urban Diary di Ignazio Gori – Terza puntata
Padre Pio e il cartomante

Ieri pomeriggio ho avuto un mancamento in via del Corso. Mi succede sempre quando non dormo per tre o quattro notti di seguito. La mia insonnia è peggiorata. L’ultimo mancamento risale invece al 28 agosto, mentre cercavo di valicare la fiumana di pedoni sulla Bowery, a Manhattan. Non chiudevo occhio da tre notti; in più c’erano 42 gradi, e la sera precedente avevo assistito a un concerto di Ravi Coltrane, che a me fa da allucinogeno, il tutto condito con cinque Tequila Lemon. Così caddi a terra, sul marciapiede.

Mi ritrovai in un diner, poco distante da dove ero caduto. Non sapevo quanto tempo fosse trascorso, ma ricordai una cosa: Padre Pio. Sì, Padre Pio, che mi veniva a raccogliere in mezzo al caos di Manhattan, nel cui inferno ero precipitato.

Io non sono cattolico, ma Padre Pio mi ha sempre trasmesso tenerezza, la stessa della poesia contadina, da cui io provengo. Padre Pio si avvicina. Ha gli occhi lucidi, come se avesse appena smesso di piangere. Si china verso di me, e dice: “Ce l’ho fatta, adesso sono libero. Demoni infernali mi formicolavano addosso. Gli ho scrollati tutti, sono annegati nell’Hudson River.”

Ieri pomeriggio è accaduta la stessa cosa. Sono svenuto. Qualcuno mi deve aver raccolto e condotto al bar Nervi, dove mi sono ripreso grazie a un bicchiere d’acqua e zucchero offertomi gentilmente dal barista. L’apparizione di Padre Pio si è ripetuta. Solo che i demoni stavolta lì aveva scrollati nel Tevere. Riprese le forze ho ringraziato e sono uscito dal bar. Sotto i portici della Galleria Sordi, vengo preso dalla tentazione di chiedere l’aiuto di un cartomante.

“Sono cinque euro,” mi fa lui, senza nemmeno guardarmi negli occhi. Ha le unghie delle mani incredibilmente lunghe, appuntite e sudice.
“Bene, figlio mio, che vuoi sapere?” così gli racconto la duplice apparizione di Padre Pio.
Finito di ascoltare, stava quasi per posizionare le sue carte sdrucite sul tavolinetto, ma ci ripensò e disse: “Devi decidere sotto quale ombra sottostare. La tua o quella di Dio.”
Ci ho pensato tutta la notte, senza trovare soluzione.

Ignazio Gori

Lascia un commento